SBK, da gazzella a leone: nel 2022 vedremo il miglior Rea di sempre

SBK, da gazzella a leone: nel 2022 vedremo il miglior Rea di sempre© GPAgency

Perso il titolo a favor di Toprak Razgatlioglu, Johnny avrà meno pressione da gestire e non dovrà (più) dimostrare di essere il numero 1. Anziché essere inseguito, il nordirlandese andrà a caccia del turco

02.01.2022 ( Aggiornata il 02.01.2022 11:40 )

Johnny Rea ha perso, ma a testa più che alta. Oddio, un attimo: in che senso "ha perso"? Se ha perso lui, giunto secondo in SBK e battuto solo da Toprak Razgatlioglu - uscito vincitore a parità di vittorie, 13 di tappa - i restanti piloti del gruppo che hanno fatto? Preso bastonate a destra e sinistra e gareggiato da comprimari?!

No, o meglio, non sempre, però il primo dei perdenti è il secondo, se ascoltiamo le parole di Kenny Roberts, americano debuttante nel Motomondiale proprio con il numero 2, diventato poi 1. A proposito di "Uno", il nordirlandese l'ha tolto dalla sua Kawasaki nell'ultima uscita di Mandalika, tornando al "suo" 65. Brutto segnale lanciato ai rivali, e vi spieghiamo perché.

Perdendo, Rea si è sbloccato


Ossignore, in che senso "sbloccato"? Di solito un pilota - o sportivo che sia - non si sblocca quando ottiene qualcosa di tanto agognato? Certo. Ad esempio, il centravanti si sblocca quando segna il primo goal stagionale, oppure, se torna a marcare reti dopo un periodo di digiuno.

Un pilota di moto si sblocca solo se vanta il potenziale per vincere. Nel caso di Rea, diremmo di sì, dato che al suo attivo ci sono 112 successi ottenuti nella classe Superbike, 3 in Supersport. Chi scrive questo pezzo ammette candidamente di aver una fastidiosa idiosincrasia nei confronti dei numeri, tuttavia il conteggio è semplice: Il Cannibale è il più vincente tra i corridori iridati in attivo oggi: 115 coppe alzate al cielo dopo aver tagliato il traguardo in testa.

Tale condizione, va vista al contrario. Il vincente, affermatosi, si sblocca quando perde. Davvero, direte voi? Sì, per motivi molti semplici. Perdere è il momento più duro per tutti, figuriamoci per un pilota abituato a primeggiare. Consapevole che questo momento potrebbe arrivare, sebbene accetandolo di cattivo grado, vede nella sconfitta una sorta di liberazione. Per la sere: "Da oggi non dovrò essere io a dover vincere per forza". 

SBK 2022: Rea non è più il la gazzella, bensì il leone

Cosa cambia tra i due animali elencati qui sopra? Teoricamente e salvo soprese offerte da Madre Natura, è la gazzella a fuggire e il leone a inseguire. Insomma, il leone vorrebbe cibarsi della gazzella, questo è il fatto. Sicché, la gazzella scappa, il leone prova a tenere il passo. 

Avete mai provato a fare la gazzella in pista, magari in sella a una due ruote che supera i 200 cavalli di potenza? Saprete bene che i casi sono due: o avete dalla vostra un passo per gli altri insostenibile, tale da garantirvi la fuga verso la vittoria, oppure siete costretti a guardare negli specchietti retrovisori le mosse dei nemici.

Ah già: le moto da corsa sono sprovviste di specchietti. Meglio le auto, allora. No, qui si parla di SBK, restiamo in tema. Se la gazzella non riesca fuggire, maggiore sarà la sua tensione, poiché consapevole che il leone si trovi a pochi passi e pronto all'attacco. Allora, vista così, potremmo dire che Rea avrà meno pressioni da gestire. Razgatlioglu, invece, sarà la gazzella 2022. Perlomeno perché il turco è il titolato in carica e in tanti, a partire da Johnny, vorrammo fargli lo scalpo.

Più divertimento per Johnny, desideroso di ulteriori record personali


Appunto, ecco il sunto: Rea ha dimostrato praticamente tutto in SBK. Ha vinto manche con Honda e sei mondiali di fila in sella alla Ninja. Sarà legato a vita ad Akashi, così sembra, perciò che altro può volere? Togliere lo scettro a Razgatlioglu? Ma certo, però senza stress da gestire.

In fondo, Johnny ha già relegato Toprak e Yamaha più in basso, Nella corta e strana stagione 2020, però è successo. Possiamo affemare che il nativo di Ballymena abbia, quindi, battuto il pupillo di Kenan Sofuoglu e la sua R1. Il Re delle derivate, 35 anni a febbraio, correrà per ritoccare i record personali, cosa buona e giusta.

Lo farà divertendosi, forse più che mai, dato che sa come si fa a vincere, dato che ha imparato a perdere. Credete a noi: più semplice è vincere se lo si continua a fare. Meno facile è perdere, oppure, accettare l'idea che si possa perdere. Però, se avete letto sopra, Il Cannibale si è sbloccato. Non gli resta che divertirsi.

Razgatlioglu e Spies, due titolati Yamaha in SBK a confronto

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