Phillip Island, ultima chance per Honda e BMW nella SBK 2022

Phillip Island, ultima chance per Honda e BMW nella SBK 2022© GPAgency

Ducati, Yamaha e Kawasaki hanno vinto almeno una gara nella stagione che si concluderà in Australia. CBR RR-R Fireblade e M1000 RR hanno mancato il bersaglio, a entrambe è richiesta pronta reazione

17.11.2022 ( Aggiornata il 17.11.2022 16:44 )

Ancora tre manche - gara del sabato, Tissot Superpole Race e manche domenicale - per la SBK 2022, pronta a scendere in pista in quel di Phillip Island. Essendo i titoli già assegnati, in Australia squadre e piloti correranno per mera e pura competizione. Tutti i Marchi hanno vinto almeno una volta, tranne Honda e BMW. Ecco, il team HRC e la formazione SMR hanno un motivo in più per impegnarsi a sovvertire il negativo trend. Ci riusciranno?

Honda, "miglioramenti" nella SBK 2022: ma dove li avete visti?

Suvvia, non vi ci mettete. Il messaggio è diretto ad alcuni colleghi di settore: come potete dichiarare e scrivere che Honda abbia mostrato netti miglioramenti rispetto alle stagioni 2020 e 2021?! Due anni orsono, il terzo posto colto nella domenica di Aragòn da Alvaro Bautista resta piazzamento più alto della stagione. Sempre lo spagnolo circa dodici mesi fa, ha calcato il gradino basso di Jerez. Niente di più.

Consultando gli ordini d'arrivo attuali, troviamo la terza posizione ottenuta da Iker Lecuona ad Assen, frutto dell'incidente che ha visto coinvolti Toprak Razgatlioglu e Johnny Rea. Onestamente parlando e senza togliere qualcosa all'odierno titolare del team HRC, escludendo l'uscita di scena dei due big, niente podio per Honda sino a oggi.

Xavi Vierge pure peggio. Le cose da notare, inoltre, sono le posizioni ricoperte dal duo ufficial(issimo) in classifica: nono e decimo, esattamente o più o meno come Bautista stesso e Leon Haslam nei due campionati già citati. Ripetendo che la vittoria manchi come l'acqua nel deserto, ditevi voi: i nostri colleghi dove hanno visto i tanto decantati miglioramenti Honda??

BMW, almeno una vittoria nel 2021, mentre oggi...

Quest'anno è Scott Redding a tenere alta la bandiera bavarese. Alta, ma non altissima: belli i podi centrati a Most e Magny-Cours, tuttavia il successo è cosa diversa. L'inglese lo sa, perché in SBK ne ha firmati diversi per e con Ducati. Insieme a BMW, invece, gli mancano.

Gli altri piloti dotati di M1000 RR dove sono? Eccoli: Michael Var Der Mark ha l'attenuante di aver patito un grave incidente, perciò con lui saremo meno duri, più morbidi. Ah, ora che ci pensiamo, proprio l'olandese ha riportato la vittoria in Germania al Marchio. Eravano a Portimao nel 2021, in condizioni meteo e di pista ibride tra asciutto e bagnato.

Restano Loris Baz ed Eugene Laverty, a nostro modo di vedere sicuramente più competitivi di quanto lo sia il team Bonovo indipendente. Il francese sarebbe perlomeno da podio a bordo della giusta cavalcatura, l'irlandese forse no, ma nemmeno così arretrato. 

SBK Phillip Island 2022: Honda e BMW ci sarete?

Chiosiamo, che è meglio. Ripetiamo: la CBR RR-R Fireblade e la M1000 RR devono ancora toccare il picco massimo, parlando del campionato consumato dall'Estoril a Mandalika. Phillip Island costituisce ultimo appello severo, più del nostro articolo.

Sebbene sia poco utile lanciarci in pronostici, dove intravedere una luce in fondo al tunnel per le due moto? Bah, noi non la vediamo, anzi, sarebbe già un miracolo se una Honda - ci sono anche le MIE di Tati Mercado e Hafizh Syahrin - salisse sul podio una sola volta.

Uguale per BMW, bisgnosa di arrivare prima in una delle tre corse programmate. Ben sappiamo che arriverà presto il nuovo modello della quattro cilindri, cosa già vista tra il 2020 e il 2021. In quel caso, i risultati furono mesti. Andrà nelle medesima piega?

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi