Razgatlioglu, l'unica tua "speranza" in MotoGP è Pramac Ducati

Vi ricordate la pubblicazione di questo articolo? Se, per caso, vi è sfuggito, andate a dargli un'occhiata: al suo interno troverete una anticipazione dei piani MotoGP di Toprak Razgatlioglu, recentemente in azione a Jerez con la Yamaha M1. Appunto, il turco passerà ai prototipi rimanendo presso la corte di Iwata? Secondo noi no, anzi: il Rosso potrebbe essere il suo futuro colore, malgrado di rosso le carene di cui sotto ne abbiano poco.

Prima Pramac, formazione MotoGP ambitissima

In primis, la formazione Prima Pramac legata a Borgo Panigale dovrà capire che intenzione abbiano Jorge Martin, Johann Zarco e Marco Bezzecchi. Andiamo per ordine: lo spagnolo vuole una copertura Factory, la più plausibile e abbordabile resta, a oggi, il team Monster Energy Yamaha. Johann Zarco è il pilota del mistero, nel senso che vuole, innanzitutto, vincere un Gran Premio. Almeno uno, diciamo. Quando ci riuscirà, se lo farà, capiremo meglio cosa voglia fare da grande, in termini di carriera. La sensazione dice che il francese e Prima Pramac stiano condividendo l'ultimo anno assieme.

Marco Bezzecchi cerca un contratto diretto con Ducati, cosa che oggi non ha. Il leader del mondiale va fortissimo con il Mooney VR46, però una firma diretta con la Casa non sarebbe affatto disdegnabile, anzi: in atto ci sono conversazioni di questo tipo. 

Insomma, la formazione Ducati con base in Toscana è appetita, giustamente, perché preparata, esperte, competente, competitiva - quanti aggettivi - e, dulcisi in fundo, dotata di Desmosedici GP in versione 2023. Vi sembra poco? No, infatti, nella testa di Toprak Razgatlioglu frullano pensieri di un certo tipo.

Razgatlioglu lo sa: per vincere in MotoGP serve una Ducati

Sebbene in Yamaha abbiano palesato che Toprak necessiti di tempo per adattarsi alle caratteristiche della M1, siamo convinti che nella testa del turco baleni, o meglio, si sia materializzato il seguente concetto: per vincere in MotoGP ho bisogno di una moto ufficiale ma, siccome sono praticamente tutte assegnate, restano le satellite. E, sempre siccome, le satellite buone sono le Ducati, parlo con Pramac. Vuoi vedere che..."

Bè, anche l'eccellente LCR Honda potrebbe dire che, da Austin, la sua RC213 V satellite sia tutto fuorché da buttare. Ma Razgatlioglu cerca certezze radicate, quindi è normale che voglia una Desmosedici. Gresini e Mooney VR46 vanno forte, ma seguono logiche diverse dall'esigenza del turco, perciò arriviamo al dunque.

Il ventiseienne pupillo di Kenan Sofuglu potrebbe rimanre in SBK, consapevole che quello delle derivate sia il suo mondo, il suo regno. Se, invece, decide finalmente di provarci coi prototipi, il Prima Pramac Ducati rappresenta l'unica soluzione possibile. Sempre che in Pramac pensino la stessa cosa....

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