SBK Qatar, Giugliano: "Non c'era un modo più triste per salutare la squadra"

SBK Qatar, Giugliano: "Non c'era un modo più triste per salutare la squadra"

"Con la spalla ancora in fase di guarigione, sapevo che ogni genere di colpo avrebbe potuto riacutizzare il problema ai tendini ma volevo provare a finire bene la stagione", dice Giugliano, che non parte in gara2.

31.10.2016 15:18

L'ultimo round con i colori da pilota Ducati ufficiale è stato sfortunato per Davide Giugliano. In gara1 è partito dall’undicesima casella dopo aver superato la Superpole 1, ma è stato penalizzato nel corso del primo giro da un contatto che ha riacutizzato il dolore alla spalla destra infortunata, mandandolo poi momentaneamente fuori pista. Rientrato in ventiduesima posizione, il pilota italiano è risalito fino alla zona punti facendo registrare tempi interessanti salvo poi essere costretto a rientrare ai box a causa delle condizioni della spalla.

"Purtroppo alla partenza mi sono toccato con un altro pilota, accusando un brutto colpo alla spalla destra. Dopo poche curve, a causa del dolore, ho perso per un attimo il controllo della moto prendendo un brutto scossone, e sono finito fuori pista", ha detto Giugliano il sabato. "Una volta rientrato, ho rimontato fino a che ho potuto, ma ad un certo punto praticamente non avevo più forza ed ho dovuto fermarmi. Peccato perché, nonostante non fossimo riusciti a fare molti giri, oggi eravamo sicuramente più competitivi. Tempi alla mano, potevamo fare bene".

Dopo aver disputato il Warm UP, chiuso con il quattordicesimo tempo, Davide Giugliano non è invece stato dichiarato idoneo a prendere parte a  gara2 a causa del peggioramento delle condizioni della spalla destra già infortunata in Germania e danneggiata nuovamente in seguito ad un contatto all’inizio di Gara 1.
“Con la spalla ancora in fase di guarigione, sapevo che ogni genere di colpo avrebbe potuto riacutizzare il problema ai tendini ma volevo comunque provare a finire bene la stagione", ha dichiarato Giugliano. "Purtroppo una botta presa proprio quando ero sotto sforzo ha aggravato la situazione. Non c’era un modo più triste per salutare la squadra e Ducati, ma rimangono comunque tanti bei ricordi. Penso che tutti e due, il pilota e la moto, siano cresciuti insieme in questi anni. Ho raccolto tanti insegnamenti, ed è stata un’avventura intensa perché credo che avere me come pilota dia emozioni nel bene e nel male. Voglio fare un ringraziamento speciale a miei meccanici, che hanno sempre lavorato fino a tardi per mettermi nelle condizioni migliori. Grazie anche a tutta la squadra e Ducati, che mi hanno sempre fatto sentire la loro stima svolgendo un grande lavoro. Faccio un grande in bocca al lupo a tutti!”
 

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