SBK, Fores: 'Non possiamo fare test come i piloti ufficiali…'

SBK, Fores: 'Non possiamo fare test come i piloti ufficiali…'
'Finora la moto sta lavorando bene. E' stata modificata per il nuovo regolamento e dobbiamo ancora adattarla ad alcuni circuiti, specialmente a quelli su cui ci aspettiamo di soffrire di più...' dichiara il pilota privato, terzo in classifica generale

FLG

04.04.2018 11:12

Nelle prime quattro gare della stagione del mondiale Superbike Xavi Fores ha calcato due volte il podio, arrivando terzo nella seconda gara a Phillip Island e secondo in Gara1 sul circuito thailandese di Buriram. Questi risultati hanno permesso al pilota spagnolo di piazzarsi terzo nella classifica provvisoria del Campionato, stretto tra i due “ufficiali” della Ducati: Marco Melandri, che lo precede di soli sette punti, e Chaz Davies, in quarta posizione con un punteggio di 57. Le performance di Fores possono essere una risposta anche alle recenti polemiche sul nuovo regolamento del Campionato Superbike, accusato di penalizzare i piloti dei team indipendenti, ma che sembra non dare problemi allo spagnolo di Barni Racing, fedele al team italiano per il terzo anno consecutivo.

Il Barni Racing Team - “Ho un bel feeling con questo team”, ha affermato il pilota spagnolo in un’intervista con WorldSBK.com. “Mi diverto molto con loro in questa stagione. È una squadra piccola ed è come se fosse una famiglia, siamo rilassati quando lavoriamo nei box. Con una moto sola è più facile per noi, abbiamo del buon materiale e siamo supportati da Ducati, quindi sicuramente è più facile lavorare. Ma il problema sorge dal momento in cui non possiamo fare test come i piloti ufficiali, anche se comunque riusciamo ad essere competitivi e questa è una cosa buona per un piccolo team”, ha continuato Xavi Fores.

La collaborazione con Ducati - Nonostante la rivalità e la vicinanza nella classifica generale, il team indipendente Barni Racing ha un’ottima collaborazione con il team “ufficiale” Ducati e con i due piloti Marco Melandri e Chaz Davies. “Visto che i nostri box sono sempre vicini, a volte riusciamo a parlare. È una cosa buona perché parliamo della moto e abbiamo la possibilità di confrontare i dati, quindi è sicuramente più facile ed è come se fosse un team con tre moto”, ha detto Fores.

La Panigale - Un altro aspetto positivo di questa stagione è il buon rapporto del pilota spagnolo con la sua Panigale, che è rimasta simile al modello dello scorso anno, pur essendo stata adattata ai nuovi regolamenti. Finora la moto sta lavorando bene, ha detto Xavi Fores. “Più o meno è la stessa dello scorso anno, è stata modificata per il nuovo regolamento e dobbiamo ancora adattarla ad alcuni circuiti, specialmente a quelli su cui ci aspettiamo di soffrire di più e dove il caldo renderà tutto più complicato”, ha continuato il Fores.

Il Barni Racing Team vedrà a breve anche l’introduzione della Panigale V4, che verrà utilizzata solo nel 2019 sia nel mondiale Superbike che nella British Superbike, ma potrà essere testata in anticipo dai piloti Ducati. “Sarà interessante, non vedo l’ora di provare la moto”, ha detto Fores. “Il nostro team ha già una moto, ma in Ducati si parla molto bene di questa novità e spero di poterla testare prima della fine di quest’anno”.

I nuovi regolamenti - Xavi Fores si è già espresso sui social riguardo ai nuovi regolamenti, accusati di penalizzare i piloti indipendenti, ma ha rimarcato come i cambiamenti necessitino di tempo per essere giudicati. “Ho provato a spiegare che tutti i team e non soltanto la Kawasaki hanno dovuto operare un abbassamento sui giri del motore, sarà necessario aspettare i risultati finali per vedere come vanno queste regole”, ha detto il pilota spagnolo. “A Phillip Island, un tracciato che si adatta alla nostra moto, è andata bene e a Buriram, che solitamente è più ostico per noi, siamo riusciti a salire sul podio. Quindi per ora dobbiamo aspettare e vedere cosa succederà”, ha concluso Fores.

I team indipendenti - Xavi Fores si è espresso positivamente anche a riguardo della presenza di team e piloti indipendenti nel Campionato Superbike. “Sì, sicuramente è una bella motivazione. Specialmente perché possiamo stare al parco chiuso alla fine di ogni gara che finiamo in testa e questo è ottimo per la visibilità. Per i piccoli team è importante trovare sponsor, anche se il mio obiettivo è soltanto quello di finire sul podio”, ha detto il pilota spagnolo, che in sole quattro gare è riuscito già due volte a realizzare questo sogno. “Questo mi dà fiducia anche in vista del resto della stagione.

"È stato un ottimo inizio, avrebbe potuto essere anche migliore se non avessi fatto un piccolo sbaglio a Phillip Island, perdendo la prima posizione negli ultimi due giri, ma sono soddisfatto e spero di continuare così”, ha concluso Xavi Fores.

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