L'allarme di Max Biaggi: «Così la Superbike muore»

L'allarme di Max Biaggi: «Così la Superbike muore»
Il pilota romano si sfoga su Facebook: è preoccupato per il futuro del Campionato Mondiale.
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Redazione

15.10.2018 ( Aggiornata il 15.10.2018 16:13 )

Max Biaggi non ci sta. Il pilota romano, unico italiano ad aver vinto nel Campionato Mondiale Superbike su una moto italiana, l'Aprilia, per ben due volte (2010 e 2012), è preoccupato per il futuro delle derivate di serie. Il Corsaro mal digerisce lo scarso interesse che si percepisce intorno a una categoria a cui lo legano pagine sportive importanti. 


ATTRAVERSO IL SUO PROFILO FACEBOOK è stato molto critico verso gli organizzatori del campionato, ma non solo: «Vorrei parlarvi della SBK! Mi sono chiesto se a qualcuno di voi interessasse, mi sono chiesto se avessimo potuto interagire con un argomento che oggi non trova grande seguito tra i media e sui social. Oggi tutto ruota intorno alla MotoGP, a torto o a ragione, ma è così! In questi anni ho assistito al declino della SBK chiedendomi i perché di tutto ciò. Ricordo ancora la gara di Vallelunga del 2007 in mezzo ad un mare di gente! Io credo che uno dei principali motivi (non l’unico!) del declino della serie è da ricercarsi nel mancato impegno ufficiale da parte di tutte le case ( eccetto Kawasaki )». In effetti quella giornata a Vallelunga nel 2007 fu davvero indimenticabile: Max vinse gara 1, quando ancora si correva di domenica, ma la cornice di pubblico fu straordinaria.


CASE UFFICIALI DOVE SIETE? - Biaggi punta il dito non solo contro Dorna, ma anche verso i team ufficiali, rei di aver “mollato” l'impegno in Superbike: «La presenza delle case in forma ufficiale garantisce un maggior capitale, che può essere utilizzato per migliorare la competizione e per attività di promozione del campionato, garantendo un ritorno di immagine senza eguali. In fine dei conti è quello che oggi viene fatto con ottimi risultati in MotoGP, dove troviamo l’impegno ufficiale di ben sei case motociclistiche. Bisogna ricordare che la crisi economica ha inciso notevolmente sulla scelte delle case, che hanno dovuto scegliere dove investire le minori risorse disponibili! Il problema è che sembra non ci sia una via d’uscita!».

FUTURO TELEVISIVO – Ma c'è anche un altro aspetto che lo preoccupa: «Per il prossimo anno Sportmediaset potrebbe non seguire più il campionato, dopo anni di ottimo lavoro e l’Aprilia potrebbe abbondonare la serie! Come sarà possibile trovare nuovi capitali per sostenere la serie iridata? Come si possono risollevare le sorti di un campionato così glorioso?». Biaggi sui social cerca il confronto con tifosi e pubblico. Probabilmente finora non lo convincono le novità proposte in vista della prossima stagione, una terza gara che ancora non si capisce in che momento verrebbe disputata e con quale valore nel punteggio. Quest'anno inoltre ci si è messo anche il cannibale Rea a togliere quella suspence agonistica che rende attraente una lotta iridata. Come da pronostico il britannico ha fatto doppietta in Argentina, regalando alla Kawasaki il mondiale costruttori. Nell'ultima tappa in Qatar si correrà in pratica solo per battere alcuni record personali. In attesa di capire con quale formula ridare slancio a un campionato che è nel cuore di tutti gli appassionati.

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