SBK 2019: il pagellone della stagione

SBK 2019: il pagellone della stagione

Rea promosso (quasi) a pieni voti, Bautista sprecone, Melandri all’addio dal campionato

 

14.12.2019 11:09

Michael Ruben Rinaldi - voto 5

Dispiace affibbiare una insufficienza al romagnolo, ma i risultati hanno pianto per lui. Eppure, al secondo anno in SBK, avrebbe potuto fare meglio. D’accordo, la Panigale V4 R del team Barni era dotata di sospensioni Showa tutte da scoprire ma, quando sono arrivate le wild card Zanetti e Pirro, sono state più veloci di Rinaldi. L’unico acuto del riminese è arrivato a Jerez, con un quarto posto. Altrimenti, fatica e pedalare per risalire la china. Il 2020 sarà decisivo, sulla Ducati Go Eleven - 2020, ULTIMO TRENO PER LA VETTA

Eugene Laverty - voto 6

Brutto l’infortunio patito dall’irlandese in quel di Imola, con due polsi spezzati ed un campionato troncato sul più bello. Eugene si stava difendendo bene con la Ducati Go Eleven, ma le ossa rotte hanno pregiudicato il resto della competizione. Ma lui è un gatto dalle nove vite, si lecca le ferite e torna in sella, più voglioso di prima e con la firma su un contratto proposto da BMW - SPEZZATO MA NON PIEGATO

Alessandro Debianco - voto 6,5

Sulla non irresistibile (e datata) Honda Althea Mie, Alessandro si è difeso come e dove ha potuto, nel suo primo anno tra i grandi delle derivate. Su pista asciutta, Delbianco ha sofferto, sull’acqua (o sotto la pioggia, come preferite) il ventiduenne azzurro è stato autore di salvataggi in stile Randy Mamola. La manetta c’è, ha solo bisogno di crederci ed andare avanti, perché lui è giovane, promettente e talentuoso - PULCINO BAGNATO

Markus Reiterberger - voto 4

Il corpulento germanico ha deluso. Punto. Mentre Sykes volava in qualifica e si giocava podi in gara, Markus arrancava dalla decima posizione in giù. Eppure, a Monaco di Baviera ci speravano: “Ja, Markus essere grante pilota, lui può fincere mondiale Supebaik”. Eh, mica tanto. Infatti, i dirigenti della struttura BMW hanno deviato il “panzer” a più “rilassanti” gare Endurance. Ecco, quello potrebbe essere il posto giusto per lui - PANZE-ROTTO

Sandro Cortese - voto 5

Con in tasca il titolo Supersport, Sandrino partiva con importanti ambizioni e promesse di rilievo, ridimensionate round dopo round. Chi dice che il tedesco abbia fatto bene, dovrebbe rileggersi i risultati suoi con quelli del “a mezzo servizio” Melandri: il teutonico mai sul podio, Marco in tre occasioni. Insomma, non vorremmo essere scortesi nei confronti di Cortese, ma la sufficienza rimane un miraggio, come il 2020: Quo Vadis Sandrino? - PROMESSA NON MANTENUTA

Leon Camier - SV

Povera stella di un Leon, si fatto male più di una volta. Inoltre, arrivava da un periodo già costellato da infortuni. Peccato, perché l’inglese aveva mostrato un buon potenziale con la Honda, prima delle tante assenze forzate. Nel 2020 avrà occasione di rilancio, con la Ducati Barni. Purtroppo, nei test si è nuovamente lesionato. Però, potete giurarci: seppur claudicante, Leon non si arrenderà, vedrete. Lui vorrà compiere la sua missione fino in fondo, cioè, tornare in forma e competitivo - TERMINATOR

 

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