SBK, Test Portimao: LE PAGELLE

SBK, Test Portimao: LE PAGELLE© GPAgency

Finito il rodaggio di team e piloti, diamo i voti a quanto visto in pista a Portimao. Fateci sapere nei commenti se siete d'accordo con i nostri giudizi

29.01.2020 16:13

Dopo Jerez, ci sembra giusto stilare qualche pagella riguardante i test SBK di Portimao. Se in Andalusia siamo stati clementi, adesso inizieremo ad essere un po’ più severi. Ma giusti: per alcuni team il rodaggio è finito, quindi le prestazioni avrebbero dovuto risultare più convincenti.

I piloti, che hanno lasciato l’Algarve delusi sono diversi, mentre a Barcellona il duo KRT è apparso più che soddisfatto.

Le pagelle


Scott Redding - Voto 9

L’inglese ha interpretato il saliscendi portoghese come se questo fosse un tracciato britannico. Le insidie di Portimao hanno esaltato la guida di Scott, che ne stava ancora esplorando i segreti. Redding è un vero Superbiker: quando c’è da rischiare, lui emerge. Sicuramente la prima punta del team Aruba Ducati, il numero 45 è il nome più interessante dei test invernali. REAL SBK

Toprak Razgatlioglu - Voto 8.5

Perché mezzo voto meno di Redding se il lunedì è stato più veloce di lui? Bè, ormai Toprak corre nel mondiale da anni e... spiccica giusto due o tre parole di inglese. Oddio, questo non è un problema quando si tratta di saltare in sella e dare gas. In quella fase, il turco è (forse) il numero 1. Però, a motori spenti, è difficile trarne spunti di cronaca. Certo, la SBK non è lo Zelig, ma qualche dichiarazione in più non guasterebbe affatto, FATTI, NON PUGNETTE

Loris Baz - Voto 8

Indipendentemente dai tempi sul giro registrati, Loris è uno dei protagonisti invernali. Ben supportato dal team Ten Kate, il francese si è messo dietro spesso e volentieri Van Der Mark e Razga - appartenenti alla squadra Crescent Pata, cioè, ufficiale - quasi sempre Gerloff e Caricasulo. Fa quasi tenerezza il garage olandese: affiancato ai due già citati, ma diviso da un muro. Eppure, Baz e Ten Kate fanno spesso meglio. ANOTHER BRICK IN THE WALL?

Michael Van Der Mark - Voto 7,5

L’olandese va forte ma non fortissimo. Sembra che Magic Michael si stia un attimo “preservando”, in attesa di Phillip Island. Se così è, bene. Altrimenti, VDM devi stare attento. La minaccia turca è seria e ce l’hai in casa. Dopo anni in Yamaha, il numero 60 ha trovato un metodo di lavoro pratico e ben programmato. Lo sta mettendo in pratica, aspettando di fare sul serio?! Lo sapremo presto. CONSERVATIVO

Eugene Laverty - Voto 7

Bravo Eugenio, sembra davvero che il brutto infortunio di Imola 2019 sia ormai acqua passato. Ce lo auguriamo, anche perché Laverty è ancora un pilota che può regalare emozioni al pubblico SBK. Di certo, l’irlandese porta soddisfazioni nel garage BMW, troppo “statico” con Reiterberger. A Portimao Eugene ha apprezzato i miglioramenti apportati alla S1000 RR non nascondendo il lavoro fatto dalla Casa tedesca. Al resto, ci ha pensato lui: veloce senza rischiare, prediligendo la fase di messa a punto. GUARITO E METODICO

Tom Sykes - voto 6,5

Ehi Tom! Cheffai? (proprio scritto così). Sei ormai esperto in BMW e le prendi dal nuovo compagno di squadra?! Ah, non stavi cercando il tempo sul giro. Ok. D’accordo e come fai, quindi, a capire se le parti nuove provate sono efficienti? Sensazioni. Va bene. A noi è parso che l’inglese si sia un pochino risparmiato nei test, nei quali avrebbe potuto essere più veloce. Magari ci sbagliamo, ma Sykes non ha voluto troppo di più del sei politico, evitando anche di svelare dettagli tecnici nuovi provati in pista. DISCRETO, SENZA INDISCREZIONI

Federico Caricasulo - Voto 6,5

Il Carica inizia ad andare bene. La R1 del team GRT gli piace, lui impara a capirne il potenziale. Solo una cosa: attenzione a non voler strafare, perché la 1000 con gomme slick non è la 600 dotata di coperture intagliate. Le differenze tra Superbike e Supersport sono tante: se con la media cilindrata si può osare un po’, con la top class delle derivate è meglio avere il massimo controllo a la piena fiducia. Federico lo sa meglio di noi che lo scriviamo, perciò continua il suo lavoro di apprendistato STUDENTE MODELLO

Garrett Gerloff - Voto 6,5

L’americano (anzi, il texano) piace tanto a Spies ed è ben gradito pure a chi inizia a conoscerlo. Portimao era un banco prova duro per Garrett, che ha ammesso come e quanto il tracciato portoghese sia tosto. Sarà più tosto di Elkhart Lake o PittRace? Non lo sappiamo, ma ci viene da scrivere che il numero 31 conosca già la classe Superbike, ma deve famigliarizzare con le Pirelli, molto diverse dalle Dunlop. A parte questo, più in là potrebbe fare di più, ma avrà bisogno di tempo per far crollare i suoi...tempi. TEMPO AL TEMPO

Xavi Fores - 6 +

Lo spagnolo ed il team Puccetti si stanno conoscendo reciprocamente e questo processo richiedere chilometri da spendere in pista. Feeling, set up da trovare, velocità. Capiamo che non sia facile. Però, un attacco più feroce sarebbe stato gradito, magari il lunedì, quando la pista era totalmente asciutta. PRUDENTE

Michael Ruben Rinaldi - Voto 6

Per il romagnolo, stesso discorso dedicato a Fores, anche se Rinaldi ha già guidato la V4 R lo scorso anno. D’accordo, adesso Michael ha sospensioni e freni nuovi e da scoprire, ma l’anima della Panigale sempre quella rimane. Ci aspettiamo tanto da lui, perché sappiamo quanto talento abbia. Tutto qui. BEN...INO

Sylvain Barrier - Voto 6

Romanticissimo nel suo status di pilota buttato nella mischia dei factory o quasi ufficiali. Il francese da gas, lo ha sempre fatto e continua ad avere questo piacevole vezzo. Chissà cosa farebbe con una moto meglio seguita da Borgo Panigale? Gli diamo solo 6 perché, comunque, preferiamo vederne i progressi in gara. Se durante la stagione Barrier batterà qualche compagno di marca meglio assistito, non ci faremo problemi nel gonfiare in positivo il giudizio nei suo confronti. PROMETTENTE

Chaz Davies - Voto 5

Essù Chaz. L’anno scorso le hai prese dal rookie Bautista. Adesso anche Redding fa meglio di te. Attendiamo l’inizio del campionato, sperando di non doverti bocciare, poiché sappiamo cosa tu possa fare. Per il momento, però, non possiamo evitare di essere oggettivi. OCCORRE REAGIRE

Sandro Cortese e Leon Camier - Voto 10

Voto 10, ma siete matti voialtri di Motosprint? Leggete bene: voto 10, in due, cioè, 5 a testa. Perché una valutazione del genere? Il tedesco non è andato fortissimo a Portimao, è caduto ed ha rischiato di farsi molto male. L’inglese ha in primis annunciato di non poter girare, poi, invece, è salito in sella alla V4 R del team Barni. Che confusione, sarà perché ti amo? Occorre decidere in fretta chi portare in Australia, il tempo stringe. INDECISI e MEZZI ACCIACCATI

Tati Mercado - Voto 7

L’argentino ed il team Motocorsa fanno sul serio, peccato non vederli subito al via di Phillip Island. Peccato pure non poterli ammirare in Qatar. Dovremmo attendere Jerez, il primo round europeo e verificheremo quanto intuito sinora: Leandro e la squadra lombarda sono da top ten. SCOMMESSA DA VINCERE

Leon Haslam - Voto 5

Non sufficiente, ma capiamo che non sia facile sviluppare una moto completamente nuova durante i test, quando gli avversari - non tutti, in realtà - pensano solo a dare gas. Però, Leon ha fatto meglio, ancora, di Bautista. In questo momento l’inglese è più veloce dello spagnolo. Ciò non equivale ad una vittoria, è solo una magra consolazione. MAL COMUNE, MEZZO GAUDIO

Alvaro Bautista - Voto 4,5

Anche nei test prestagionali 2019 Alvaro arrancava, per poi esplodere in gara. Lo spagnolo sta vivendo una sorta di deja vu: la Ducati V4 R era nuova, tutta da scoprire e sviluppare. Lo è anche la CBR RR-R. Tuttavia, quest’anno le attese nei suoi confronti sono più elevate. Colpa di Bautista, che nelle vesti di rookie riuscì (quasi) a vincere il titolo. Ecco perché 4,5: capiamo il tipo di lavoro che egli stia facendo, ma sembra un attimo spaesato. O si sta nascondendo? AMLETICO

Team KRT - Voto 10

Con l’alibi legata al meteo, la squadra Provec si reca a Barcellona, terra soleggiata, dove, tra l’altro, c’è il tracciato del Montmelò. Con questa mossa, Rea e Lowes partiranno avvantaggiati nel round autunnale, perché le loro Ninja godranno di un set up già a punto, o quasi. Non lasciano niente al caso, in Kawasaki, ecco perché continuano a vincere. I MIGLIORI, PER ORA

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