Ducati SBK, Cecconi: “Vogliamo vincere il titolo”

Ducati SBK, Cecconi: “Vogliamo vincere il titolo”

L’obiettivo è importante, ma l’amministratore delegato di Aruba S.p.A. e team principal è sicuro del lavoro svolto durante i mesi invernali

12.02.2020 ( Aggiornata il 12.02.2020 16:43 )

Dopo esserci andato vicino per molti anni, il team ufficiale Ducati scende in pista con il solito grande obiettivo di vincere il titolo in Superbike. Ne è convinto l’amministratore delegato di Aruba S.p.A. e team principal Stefano Cecconi, con cui abbiamo abbiamo potuto fare una chiacchierata dopo l’evento di presentazione del team, avvenuto oggi all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola.

"Non ci interessa vincere tutte le gare", ha dichiarato Cecconi. "Vogliamo vincere il titolo. Quest’anno mi aspetto di avere la costanza che ci è mancata nel 2019. Chaz (Davies) è a posto, lui è un animale da gara. Scott (Redding) ci ha impressionato, è un grande professionista a differenza di quello che magari si pensa guardando i social. Il lavoro di preparazione invernale è andato bene, ora tocca a loro".

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Redding debutta in Superbike e nei test ha già mostrato una buona velocità.

"A Phillip Island può stupirci fin da subito, la pista si adatta molto al suo stile di guida".

Dall’altra parte invece c’è Chaz, con voi ormai da sette anni

"Anche lui sente la necessità di smettere di essere il vice-campione, di raggiungere l’obiettivo. Ha l’età e la maturità giusta. Io mi aspetto che vada benissimo. Il suo punto debole può essere quello che nelle prove non spinge al limite, sappiamo che ormai questa è la sua caratteristica".

Quest’anno sembra che a lottare per il titolo ci siano altre case oltre a Kawasaki e Ducati

"Sì e ce l’aspettavamo. Yamaha già nei test si è visto quanto è cresciuta e Toprak Razgatlioglu è un giovane di valore che ormai è sbocciato. Anche HRC sicuramente arriverà, conosciamo il valore di Alvaro. Ci sarà più competizione e spero che questo sia anche un aiuto per noi. La volta che magari saremo in difficoltà, non ci sarà Jonathan (Rea) indisturbato che vince a mani basse. Lui resta una certezza, la moto non è cambiata tanto e l’atteggiamento che ha avuto nei test è quello di uno che è a posto e che conosce tutto perfettamente".

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