Bautista: “Avrei voluto fare meglio, ma sono contento”

Bautista: “Avrei voluto fare meglio, ma sono contento”© GPAgency

Alvaro lascia Phillip Island con una caduta e un sesto posto rimediato in una Gara 2 sofferta, ma lo spagnolo non si abbatte e considera positivo il suo weekend

01.03.2020 ( Aggiornata il 01.03.2020 08:39 )

“Complessivamente è stata una domenica un po’ complicata, ma positiva. Abbiamo preso un sacco di dati in entrambe le condizioni, quella buona del tracciato e quella meno buona a livello di grip”. È questo il bilancio di giornata di Alvaro Bautista, che ha chiuso il weekend a Phillip Island mettendo a referto un ritiro nella Superpole Race e un sesto posto in Gara 2.

Sensazioni diverse nelle due gare

Qualche rammarico per lo spagnolo, soprattutto per la caduta nella gara Sprint, che gli ha precluso quello che poteva essere un buon risultato.

“L’incidente di questa mattina è stato un po’ un peccato perché non mi sentivo messo troppo male in quella gara, ma sono caduto. Penso che altrimenti sarei stato in grado di lottare per la Top 5 o qualcosa che mi permettesse di partire un po’ meglio in Gara 2”, ha detto Alvaro, che ha poi spiegato la dinamica dell’incidente. “Ho provato ad andare più veloce, ho perso l’anteriore e sono caduto”.

Brutto epilogo per la Superpole Race, ma ottime sensazioni. Tutto il contrario di quanto successo in Gara 2, dove lo spagnolo ha faticato parecchio a gestire la sua Honda CBR 1000 RR-R.

“Le condizioni non erano per niente buone - spiega Bautista - Ho visto che i tempi sul giro erano davvero lenti, come fosse una gara Supersport o qualcosa di simile. Per questo il gruppo di testa era così nutrito. Ho faticato davvero tanto, soprattutto con il grip all’anteriore. Non avevo grip davanti, scivolavo in ogni curva, perché la velocità era troppo bassa. Poi avevo un sacco di problemi in uscita di curva, perché la moto aveva un sacco di spin e continuava a muoversi. Era davvero instabile in quella gara”.

Contano i dati raccolti con la Fireblade

Il progetto Honda è solo all’inizio del suo percorso, per questo lo spagnolo, che deve ancora abituarsi alla Fireblade, reputa positivo il suo weekend, nonostante le difficoltà patite.

“Non mi aspettavo niente, ma dopo aver visto il passo gara di ieri, mi sarebbe piaciuto fare un po’ meglio, soprattutto nella Superpole Race. Ma va bene, in questo momento, ciò che conta è fare delle performance al nostro livello, più che il risultato. Per esempio, oggi Gara 2 era lenta, forse potevamo stare vicini al gruppo. Ma per me quello che conta è il feeling, quello che facciamo. Sono contento perché facciamo piccoli pasi avanti e da queste tre gare abbiamo raccolto un sacco di dati per lo sviluppo”.

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