Rea: “Siamo in una posizione migliore rispetto al 2019”

Rea: “Siamo in una posizione migliore rispetto al 2019”

Nonostante la beffa subita in Gara 2, il rider della Kawasaki lascia l'Australia limitando i danni, in attesa di volare verso il Qatar

01.03.2020 ( Aggiornata il 01.03.2020 12:12 )

La domenica di Jonathan Rea ha il profumo del riscatto. Il cinque volte campione del mondo è riuscito a cancellare la delusione della caduta in Gara 1, conquistando una vittoria in Superpole Race e un secondo posto in Gara 2.

Il massimo possibile per Johnny, che nella prima gara di giornata è riuscito a tenere a bada Razgatlioglu nonostante qualche problema di linea in Curva 4, spezzando il suo digiuno a Phillip Island.

“È andata bene. Ho fatto una buona partenza, mi sono concentrato e sembrava avessi preso un buon ritmo - ha spiegato Rea -. A pochi giri dalla fine, Toprak mi ha mostrato la ruota, per richiamare la mia attenzione e farmi capire che era lì”.

“Sfortunatamente la mia traiettoria nella Superpole Race, in Curva 4, era come lasciare la porta aperta, come un invito a passare, a ogni passaggio, ma riuscivo a controbilanciare il passo più avanti. La mia moto aveva un po’ di trazione all’interno, in Curva 6. In più, all’ultimo giro, provando a buttarmi all’interno all’ultima curva, sapevo di avere un po’ di trazione in più della Yamaha in uscita, e ho provato a vedere se riuscivo a tenere la traiettoria. Avevamo la velocità. Avere il vento a favore ha davvero aiutato la nostra velocità in rettilineo”.

Strategia sbagliata in Gara 2


Più complicata, invece, si è rivelata Gara 2. La caduta di ieri ha condizionato la prestazione di Johnny, che si è ritrovato senza i dati necessari a impostare la corsa nel modo giusto.

“Gara 2 è stata una gara davvero strana perché non avevo l’esperienza di ieri. Non avevo davvero capito come sarebbe stata la moto dopo 22 giri. Non ne ho fatti così tanti nei test, in un’unica soluzione”, ha raccontato Rea, prima di entrare nel dettaglio della sua strategia. “La temperatura dell’asfalto era di 45 gradi oggi e noi non avevamo la giusta esperienza, così ho cercato di andare più piano che potevo per restare davanti. Sembrava che nessuno volesse farlo, così ci ho pensato io”.

Ma dettare il passo con la sua Ninja non è si rivelata la scelta giusta e il rider della Kawasaki se ne è reso conto sul finire della gara, quando si è trovato a fare i conti con Lowes e van der Mark. “A 5 giri dalla fine ho sentito le gomme calare ancora e i ragazzi dietro, ovviamente, avevano conservato le gomme meglio di me e ne avevano un po’ di più alla fine, ha spiegato il nordirlandese.

"Quando Alex è passato in Curva 1, sono stato costretto ad andare un pochino largo, perché lui era all’interno e c’era anche il vento. Van der Mark si è infilato e Alex ne ha approfittato per prendere un po’ di margine. Sono rimasto dietro a Mickey nelle Curve 2 e 3 e quando mi sono liberato di lui il gap era già troppo grande per il penultimo giro."

"Ho ricucito nell’ultimo passaggio - ha aggiunto -, ma non è bastato per tagliare per primo il traguardo. Ho provato a passare all’ultima curva, ma lui ci si è piantato proprio in mezzo, ci siamo quasi centrati e ho dovuto lasciare il gas, ritrovandomi dall’altra parte rispetto alla traiettoria ideale”.

Limitati i danni in Australia, Rea pensa al Qatar


Essere sconfitto dal suo giovane compagno di squadra non avrà sicuramente fatto piacere al “Cannibale”, che però preferisce non pensarci troppo, provando a concentrarsi sugli aspetti positivi della giornata, in vista del prossimo round in Qatar.

“Siamo in una posizione migliore rispetto allo scorso anno – sottolinea Rea -. L’anno scorso eravamo a 15” dal vincitore, quindi mi sento competitivo. Ieri abbiamo perso dei punti, ma poteva andare molto peggio: è stata una caduta a 220 km/h e me la sono cavata riportando solo dei piccoli danni”.

“Oggi abbiamo fatto il meglio che potevamo, non abbiamo perso nessun punto in campionato e ora andiamo in Qatar e vediamo cosa porta. Restiamo calmi perché sono solo i primi tre round e ci sono ancora un mucchio di gare. Ieri eravamo indietro 25 punti, oggi ne paghiamo 19”.

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