Scatto Sprint, Honda: dal viola di Merkel, a Fogarty e Kocinski

Parte 02 - Il racconto della storia della Casa alata tra le derivate di serie, continua con i  due piloti considerati il "flop" e il "top" della Honda

Motosprint

18.05.2020 17:45

Il team di Osar Rumi si è presentato sin dall'inizio come una grande famiglia, che ha accolto a braccia aperte lo statunitense Fred Merkel, schierato, oltre che in Superbike, anche nel campionato italiano, dove sono passati alla storia i suoi duelli a "brandelli di carena" con Fabrizio Pirovano

Una famiglia che non si è lasciata condizionare più di tanto nemmeno dalla livrea viola con cui ha dovuto tingere la moto nel 1989, anno del secondo titolo di Fred.

"A quei tempi la gestione tra Honda Italia e Oscar era a carico di Carlo Florenzano - racconta il Direttore Comunicazione di Honda Motorsport, Carlo Fiorani -. Da buon napoletano, quando vide la moto viola, impazzì: 'Ma voi siete matti. Ma viola... Oscar non si può fare. Partiamo già perdenti'".

E invece... Se il viola si è rivelato un colore meno sfortunato del previsto, lo stesso effetto non ha sortito la livrea Castrol nelle mani di Carl Fogarty, che non è riuscito a conquistare il Mondiale nel 1996. Impresa riuscita, l'anno successivo, a John Kocinski.

Ce ne parlano, nel video, il Direttore di Motosprint, Federico Porrozzi, Giovanni Di Pillo, Fabrizio Porrozzi e Carlo Fiorani.

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