Scatto Sprint, Nannelli: “L'esordio nel Mondiale SSP? Beccai 5" dal primo”

Scatto Sprint, Nannelli: “L'esordio nel Mondiale SSP? Beccai 5" dal primo”

"Per andare nel Mondiale bisogna sempre essere al limite, oltre il limite, su quel filo sottile che ti fa stare in piedi, ma ti fa andare oltre le tue possibilità" racconta il fiorentino

Motosprint

29 giugno 2020

Smessi per un attimo i panni dell'istruttore, nella Melandri VIP Experience e nella Scuola Federale Velocità, Gianluca Nannelli, ex-pilota del mondiale Superbike e Supersport, ha ricordato gli anni trascorsi tra le derivate di serie, insieme al nostro Direttore Federico Porrozzi, Giovanni Di Pillo e Fabrizio Porrozzi.

Sei approdato con una Ducati nel Mondiale Supersport, te lo ricordi?

"Come no, il 2002. Primo anno con il team Rox. Team debuttante e pilota debuttante. Però è stato un anno molto positivo", ha detto il toscano, che dopo un anno nel CEV fece il suo debutto nel Mondiale con la Ducati 748 R del team brianzolo.

"La cosa che ricordo di più è il primo turno della prima gara - ha continuato Gianluca - perché sono entrato dentro,abituato all'europeo, comunque gare internazionali ma non a livello del Mondiale Supersport dove eravamo 39 partenti. Il primo turno, il primo giorno, sono arrivato e ho beccato cinque secondi dal primo, perché questi matti con la nebbiolina in pista giravano a mezzo secondo dal record nelle prove libere del venerdì". Quindi io ho beccato cinque secondi, dopo di che ho deciso che, se lo facevano loro lo potevo fare anche io. Con la testa nel secchio, turno dopo turno, gara dopo gara, ho imparato che per andare nel Mondiale bisogna sempre essere al limite, oltre il limite, su quel filo sottile che ti fa stare in piedi, ma ti fa andare oltre le tue possibilità".

Guardate il video per rivivere l'intera carriera dell'ex pilota fiorentino!

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