“Guidando il Supermotard non avevo più dolori alla spalla, ma durante i test di Misano di fine giugno ho ricominciato ad accusare fastidi”, annuncia Camier, che lascia libero il team Barni di trovare un sostituto
Fra il Barni Racing Team e Leon Camier è arrivata la separazione consensuale: avrebbero dovuto disputare insieme la stagione 2020 del mondiale Superbike, ma il pilota britannico sembra non riprendersi dall’infortunio alla spalla subito durante i test invernali ad Aragon e dalla successiva operazione.
Gli ultimi test svolti a Misano in giugno hanno chiarito che Leon ha bisogno di tempo per tornare al 100% della forma e il nuovo calendario del mondiale Superbike– con sei round in due mesi e mezzo – non prevede pause di recupero. Per questo, la dolorosa decisione è stata presa.
“È una situazione molto spiacevole”, ha detto Leon Camier. “Il team aveva creduto in me nonostante fossi reduce da un infortunio, ma la caduta durante i test di Aragon davvero non ci voleva. Ho subìto un nuovo infortunio alla spalla - non nello stesso punto, ma in uno diverso - e nonostante questo Barni ha continuato a darmi fiducia restando al mio fianco. A Phillip Island, quando ho provato a scendere in pista, non mi ha mai fatto pressione mettendo la mia salute al primo posto. Durante il periodo di stop a causa del Covid-19 la spalla ha beneficiato del riposo di cui aveva bisogno, e io, seguito costantemente dai medici, ho ricominciato ad allenarmi ritrovando la piena forma fisica. Guidando il Supermotard non avevo più dolori alla spalla, ma durante i test di Misano di fine giugno ho ricominciato ad accusare fastidi", spiega Camier.
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“Secondo gli esperti non sembra esserci nessun danno strutturale, ma solo un problema a un nervo o un muscolo che può essere risolto con una fisioterapia dedicata. Il mio medico è fiducioso che tutto possa risolversi per la gara di Jerez, ma capisco che è difficile per la squadra e i suoi sponsor avere nuovamente fiducia in un parere medico dopo quello che è successo. Abbiamo trovato un accordo che dà al team la possibilità di sostituirmi e a me il tempo per una completa guarigione. Per quanto possa essere spiacevole, gli infortuni fanno parte del nostro sport, auguro a Barni e ai ragazzi tutto il meglio. Per me è il momento di rimettermi in piena forma”, ha concluso Camier.
“Si tratta di una scelta dolorosa perché abbiamo sempre creduto che Camier potesse essere competitivo e crediamo che possa tornare ad esserlo, ma talvolta il mio ruolo mi impone di prendere decisioni difficili”, ha dichiarato Marco Barnabò. “La salute del pilota è al primo posto ed è giusto che possa prendersi tutto il tempo necessario per rimettersi in forma al 100%, io - come responsabile della squadra - devo tutelare gli interessi del team, di tutte le persone che ci lavorano e fare il meglio anche per i nostri sponsor.
"Per quanto sofferta questa decisione era inevitabile, ma credo che tuteli l’interesse di entrambe le parti. Sono altrettanto convinto che Leon possa superare questo periodo e tornare presto a mostrare il suo valore”, ha concluso Barnabò.
Il nome del pilota che sostituirà Camier non è ancora stato annunciato, ma soltanto adesso Marco Barbabò ha la certezza che il pilota britannico non sarà a Jerez. E di certo il team-owner non impiegherà molto per decidere, considerando che il round di Jerez è alle porte.
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