SBK a Portimao: che stress per le gomme!

SBK a Portimao: che stress per le gomme!

La parte più impegnativa per gli pneumatici è l’ultima curva: 6 secondi (e 250 metri) di costante accelerazione per passare da 150 a 250 km/h. L’analisi di Pirelli

FLG

07.08.2020 ( Aggiornata il 07.08.2020 13:03 )

Dopo il round di Jerez de la Frontera, il mondiale Superbike si prepara a fare tappa a Portimao, all’Autódromo Internacional do Algarve, dove si svolgerà dal 7 al 9 agosto il terzo appuntamento stagionale del mondiale Superbike.

Anche il prossimo appuntamento vedrà tutte le classi scendere in pista il sabato per gara1 e la domenica per gara2, in aggiunta alla Tissot Superpole Race per la SBK.

L’Autódromo Internacional do Algarve è stato progettato dall’architetto Ricardo Pina ed è stato inaugurato dieci anni fa, nel 2008. Il tracciato è lungo 4.592 metri, con 9 curve a destra e 6 a sinistra e una configurazione con una pendenza massima di 57 metri, raggi di curva che vanno da un minimo di 23 metri ad un massimo di 207 metri, e un rettilineo d’arrivo che ha una lunghezza di 835 metri.

Le sollecitazioni per gli pneumatici


Il circuito portoghese è uno dei circuiti che mette maggiormente in risalto le capacità di un pneumatico di lavorare in condizioni molto differenti anche per via dei suoi saliscendi e delle impegnative curve cieche. Nello specifico lo pneumatico posteriore passa da temperature basse a temperature elevatissime mentre quello anteriore deve permettere al pilota di entrare in curva in modo rapido e preciso. Rispetto al posteriore, che subisce poche ma intense sollecitazioni meccaniche/termiche, l’anteriore è sempre impegnato in curve lente e ad ingresso rapido con raggio di curvatura piccolo che costringono il pilota a frenate brusche, anche in discesa.

L’ultima curva


La parte più impegnativa per gli pneumatici è l’ultima curva che ha una lunghezza di 350 metri e un tempo di percorrenza di oltre 6 secondi e che, con un raggio di curvatura di circa 150 metri, costringe il pilota a mantenere la moto in costante accelerazione e a passare da 150 a 250 km/h con un angolo di piega di circa 50°. Ne consegue un notevole incremento della temperatura sul lato di pneumatico interessato dalla piega, in particolare per quanto riguarda quello posteriore che deve resistere al calore elevato e garantire allo stesso tempo una forte forza laterale e la possibilità alla moto di accelerare.

Le curve 5, 8, 11, 13, e 14 presentano invece un raggio di curvatura molto piccolo, all’incirca di 30 metri, e il pilota è costretto a frenare fino a velocità molto ridotta. Percorsa metà curva, allo pneumatico posteriore freddo è richiesta una forte accelerazione longitudinale fino a 1G con un angolo di piega di 50°. In generale gli pneumatici sono particolarmente freddi soprattutto quando si inseriscono nelle curve a sinistra, le numero 5 e 13.

Le gomme per la Superbike


Nella Superbike i piloti avranno a disposizione sia le soluzioni di gamma che svariate soluzioni di sviluppo utilizzate lo scorso weekend di Gara a Jerez.

Per l’anteriore le soluzioni saranno tre, due di gamma e una di sviluppo. La SC1 di gamma rappresenta l'anteriore che ha avuto più successo nello scorso round, mentre la SC2 di gamma è un’evoluzione della SC2 di sviluppo X1071 utilizzata nel corso del 2019. Sarà inoltre disponibile la soluzione morbida di sviluppo SC1 Y1231, che presenta una struttura studiata per aumentare la spinta laterale in curva.

Per quanto riguarda le opzioni posteriori, alla SC0 morbida di gamma si affiancano le due soluzioni di sviluppo nella medesima mescola ma con caratteristiche differenti: la morbida di sviluppo X1351, introdotta l’anno precedente a Jerez, e la morbida di sviluppo Z0121, presentata lo scorso weekend a Jerez, che presenta importanti modifiche nella zona della spalla per migliorare l'impronta ed aumentare la spinta laterale ai massimi angoli di piega. In aggiunta a queste soluzioni, al posteriore i piloti potranno utilizzare anche il pneumatico SCX in mescola super morbida che potrà essere sfruttato nel corso del turno di qualifica in preparazione all’utilizzo del pneumatico da Superpole, nella per la Tissot Superpole Race o nella gara completa se il circuito lo permette.  

L’ultima opzione posteriore è rappresentata dallo pneumatico da Superpole che permetterà ai piloti di effettuare nel corso della Superpole un giro lanciato alla ricerca del miglior tempo assoluto per posizionarsi in griglia di partenza.  

Quattro opzioni per la Supersport 600


Nella Supersport 600 saranno invece quattro le soluzioni da asciutto a disposizione dei piloti, due anteriori e altrettante posteriori, tutte unicamente di gamma. Per l’anteriore ci saranno a disposizione dei piloti una mescola morbida SC1 di gamma, ed una mescola media SC2 di gamma, che rispetto alla prima permette più resistenza all'usura.

Per quanto riguarda il posteriore, i piloti della classe avranno a disposizione una mescola morbida SC0, ulteriormente migliorata per offrire il massimo delle prestazioni, ed una mescola media SC1, progettata per offrire il giusto compromesso tra prestazioni elevate, costanti e un'usura contenuta.

Come sempre, in caso di maltempo, i piloti di tutte le classi avranno a disposizione pneumatici da pioggia e intermedi.

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