SBK Portimao, Rinaldi: “Felice di essere la prima Ducati ma puntavo al podio”

SBK Portimao, Rinaldi: “Felice di essere la prima Ducati ma puntavo al podio”

Il pilota del team GO Eleven riflette su Gara 1 chiusa al quinto posto, dopo una accesa lotta con il compagno di marca Redding

08.08.2020 18:16

Nella giornata un po’ no di Ducati oggi a Portimao, c’è una luce che brilla. E’ quella di Michael Ruben Rinaldi, pilota del team Go Eleven in sella ad una Panigale V4R privata, ma ben più bilanciata nel finale di gara rispetto a quella di un combattente come Scott Redding, a cui è riuscito a strappare la quarta posizione in Gara 1.

Un altro risultato importante per il giovane Michael e la squadra di Gianni Ramello nella lotta per il premio di miglior pilota e miglior team indipendente contro Loris Baz e la Yamaha del team Ten Kate, che al momento vede davanti ancora il francese per soli 6 punti sull’italiano.

A margine di un’altra stupenda gara, il giovane Rinaldi incontra i giornalisti per il media debrief e raccontare le sue sensazioni in vista anche di Superpole Race e della Gara 2 di domani pomeriggio.

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"Eravamo abbastanza veloci con le gomme usate"


Ho pensato che Scott fosse più veloce - ha detto Rinaldi - sono abbastanza sorpreso. Sulla carta era un po’ più veloce di me ma ho conservato al meglio le gomme e sono andato forte nel finale di gara. Chiaramente non mi preoccupo degli ufficiali ma mi occupo di me stesso, ho migliorato il mio modo di guidare rispetto all’anno scorso e mi trovo molto bene con la moto”.

Sono un po’ deluso oggi perchè all’inizio della gara con gomma nuova non sono riuscito a spingere, si è creato un gap dal podio. Poi nel finale di gara sono riuscito a prendere il gruppo davanti ma per il podio non è stato sufficiente perchè ho lottato tanto con Baz e Scott. Il mio passo era quello del podio ma ne sono ancora fuori. Felice di essere la prima Ducati ma il mio obiettivo era il podio”.

Sono in ottima forma ed anche con il team mi trovo molto bene, in griglia sono rilassato e non ho pressioni, non mi è mai successo di essere così rilassato. In questa situazione mi posso divertire guidando e spingere al limite”.

Con la gomma da qualifica posso fare un giro veloce, il feeling è buonissimo. Con la gomma da gara però non riesco a sfruttare l’extra grip del posteriore e sento tanto la moto muoversi. Dobbiamo migliorare in questo. Quando il grip cala riesco ad andare meglio”.

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