Leon Camier: “Se la spalla non sarà a posto, non tornerò”

Leon Camier: “Se la spalla non sarà a posto, non tornerò”

Il rider inglese, ex Barni, ha rilasciato una lunga intervista parlando del suo stato di salute prima della risoluzione del contratto con il team bergamasco. E pensando al futuro, non esclude l'opzione ritiro

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12.08.2020 19:33

Leon Camier, ex campione 2009 del BSB, era presente a Portimao nel box dell’amico Chaz Davies come rider assistant al posto di Michael Laverty, altro amico del gallese, impegnato nel commento tecnico della MotoGP a Brno.

Il rider inglese aveva firmato lo scorso inverno per la compagine bergamasca ma vari infortuni, tra i quali quello alla spalla che si trascina dall’anno scorso gli hanno impedito di guidare al meglio la sua Panigale V4R e tre settimane prima della ripartenza del Mondiale da Jerez è arrivata di comune accordo la risoluzione contrattuale con il team di Barnabò.

Leon ha rilasciato una lunga intervista a Bikesportnews nella quale parla del suo stato di salute e di quale potrà essere il suo futuro una volta completamente guarito dai problemi alla spalla

“Non so cosa aspettarmi” 


Dopo gli infortuni ho guidato di tutto - ha esordito Camier - Supermoto, trial, motocross, avevo ancora un po’ di dolore ma ho guidato tutto al 100% senza problemi. Al test di Misano il dolore si è fatto più intenso, non riuscivo a fare cambi di direzione, spingere sul manubrio. Nonostante il dolore non ho guidato male, ero a 8 decimi da Chaz e a 1”2 da Johnny, il primo giorno”.

Pensavo fosse sopportabile ma non volevo caderci sopra un’altra volta. Abbiamo deciso di comune accordo con il team che non fosse giusto proseguire, se non mi sentivo sicuro. Sono tornato dal dottore, pensava a un nervo urtato nelle cadute. Ho fatto un test diagnostico con iniezione di cortisone e anestetico ed il problema risale al nervo che gira intorno al Processo Coracoideo che ho rotto nella caduta” .

A causa del falso legamento che passa sotto di esso, che comunque lega la spalla, la coracoide si è tirata. L'impatto è solo sul nervo che va dietro l’osso. La sua caratteristica è che è piuttosto semplice da riparare, una piccola operazione che taglia il legamento e gli dà più spazio. Ma in questo momento, poiché la squadra ha deciso di smettere, non ho fretta”.

Gli infortuni passati


Leon ha deciso di prendersi i suoi tempi, dopo due anni difficili. Un lungo calvario fatto di infortuni, che non gli ha permesso di essere abbastanza competitivo da lottare per il podio, come degli anni precedenti.

Onestamente, ho avuto due anni di infortuni - ha raccontato -. Mi sono davvero fatto a pezzi in questi due anni. Ho avuto anche dei piccoli infortuni, ma niente di grave. Negli ultimi due anni ho rotto due volte le costole, il polmone, l'altra spalla, la gamba, il polso e questa spalla…
 
Mi sono ripreso due volte. Non dormo da due anni, sinceramente non dormo. Da due ore a notte, fino a sei ore a notte al massimo. Non ne posso più. Nella mia testa è come se mi stessi ritirando. Non voglio tornare subito. Se la spalla si sistema, vedrò come mi sento tra qualche mese. Se non si risolve, non tornerò”.

Il ritorno


Dopo un tentativo di rientro travagliato, il britannico non vuole saperne di rientrare per forza. E non esclude di annunciare il ritiro, qualora l'infortunio alla spalla non dovesse essere pienamente superato.
 
Se non voglio tornare anche quando il problema alla spalla è risolto, non torno. Ho avuto un paio di anni di merda. Non torno a guidare per soldi, non mi interessa niente di tutto ciò. Ritornerei solo sapendo di essere al 100%. Non tornerò per guadagnarmi da vivere, ha puntualizzato Camier.
 
Se torno, sarò di nuovo completamente impegnato, senza dubbio. In un certo senso non è una brutta cosa avere un po' di tempo lontano da tutto, specialmente con tutta la merda che ho avuto, se voglio tornare con un aspetto nuovo, allora deciderò cosa fare".

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