SBK, Mahias: “L'elettronica? A me piacerebbe non usarla”

SBK, Mahias: “L'elettronica? A me piacerebbe non usarla”© GPAgency

Lucas ha già provato la Kawasaki Puccetti nei test di Jerez ed attende la versione nuova: "Però non è possibile guidare senza i controlli, sono io dover adattare il mio stile di guida. La Supersport? Rischia di morire, è giusto porre cambiamenti"

17.12.2020 ( Aggiornata il 17.12.2020 18:12 )

Lucas Mahias rappresenta una bella novità per il 2021. Il francese, campione del Mondo Supersport 2017 con Yamaha, è stato protagonista di una eccellente stagione in sella alla ZX-6R, contraddistinta dai colori Puccetti Kawasaki. Proprio la formazione di Manuel porta in SBK uno dei piloto più spettacolari da ammirare nella guida: "Ho lavorato in tal senso - il numero 44 spiega quanto fatto nella prima uscita all'Angel Nieto - perché so che la Kawasaki Ninja sia una moto molto buona nella fase di uscita dalle curve. Sappiamo che la Superbike abbia un pacchetto elettronico molto più evoluto rispetto a quello usato in Supersport e, guidandola la ZX10-RR, è necessario alzare presto la moto e mantenere un grip ottimale per tutta la fase di accelerazione. Penso che abbiamo punti validi sui quali lavorare, l'unico problema è capire la connessione tra polso destro ed il momento in cui raddrizzare la moto, però mi posso ritenere già contento di quanto fatto".

Preferisci usare tanta elettronica o poca?

"A me piacerebbe proprio non usarla. Però, in queste Superbike non è possibile escluderla, nel senso che il modo più redditizio per siglare tempi buoni consiste nell'usare i controlli. Parlando con il team, mi hanno spiegato che l'elettronica sia davvero importante, sicché, lo farò, adeguando il mio stile di guida. Devo dire che l'elettronica montata sulla Kawasaki sia davvero incredibile, concede la piena apertura del gas a centro curva, evitando highside o cose del genere. Il punto è da capire quanto e come spalancare tutto in piena piega, forse ci vorrà un po' di tempo per acquisire fiducia".

La nuova Ninja è andata forte a Jerez, specialmente con Rea.

"Al momento, ho visto che la potenza della moto sia differente, cioè, cresciuta. Ci sono più cavalli ed il motore gira più in alto. Oltretutto, le carene e l'aerodinamica sono state riviste, ora sono nuove e garantiscono vantaggi. Ancora non ho provato la nuova Ninja, ma sono sicuro che si tratti di un miglioramento, Rea e Lowes sono andati incredibilmente forte a Jerez ma, adesso, loro non rappresentano il mio target. Io devo, in primis, prendere confidenza con la moto".

Quale è il tuo obiettivo 2021?

"Consiste nel prendermi il tempo per capire la moto, comprendere come si guidi e lavori su una Superbike. Poniamo anche che io mi presenti al primo round e che già ad Assen riesca a lottare nel gruppo dei migliori, però, senza aver compreso tutti i punti della moto. Ecco, quello è il miglior modo per imbattersi in cadute e, di conseguenza, un ulteriore modo di smarrire la confidenza in sella. Tutto ciò non è il target. Il mio obiettivo è migliorare di uscita in uscita, provando a cogliere posizioni sempre più alte di gara in gara".

La Supersport rischia di morire. Dorna e FIM fanno bene a darle nuova vita


Come ricordato, Lucas vanta un iride della classe di mezzo e, anche per quel motivo, lui si sentirebbe dispiaciuto qualora la Supersport sparisse dai paddock: "Se la categoria continuasse così, morirebbe - svela - protagonista è Yamaha, gli altri Marchi sono poco presenti in griglia. Se la categoria vuole sopravvivere, alcuni punti di essa vanno cambiati, non so esattamente quali. Sappiamo che tornerà Triumph, quale sarà il suo livelli di competitività rispetto all'attuale R6? Ora è chiaro su che piano si trovino Yamaha e Kawasaki, il resto è una vera incognita. Spero che si prendando giuste decisioni, già nel BSB si vedrà se le decisioni saranno buone. Penso che Dorna e FIM facciano bene a dare nuova vita alla Supersport".

Il calendario 2021 del Supercross AMA

 

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