Che fine ha fatto: James Toseland

Che fine ha fatto: James Toseland© GPAgency

Il primo atleta di Sua Maestà a finire sotto la lente d’ingrandimento del nostro focus “Che fine ha fatto” è il due volte campione del mondo Superbike con un passato in MotoGP

27.02.2021 ( Aggiornata il 27.02.2021 17:43 )

Oggi è il frontman della rock band che porta il suo nome, ma nell’ultimo anno ha ricoperto il ruolo di team manager di WRP Wepol Racing, formazione Yamaha entrata nel Mondiale Supersport con Danny Webb

In passato però è stato il terzo campione del mondo inglese in Superbike dopo Fogarty ed Hodgson (suo ex compagno di squadra in GSE Ducati nel biennio 2001-2002), due volte campione (2004 davanti a Laconi, 2007 davanti ad Haga), due stagioni in MotoGP con Yamaha ed un ritorno piuttosto infelice in Superbike. Stiamo parlando ovviamente del “pianista” James “Giacomino” Toseland

Gli inizi - dal trial al BSB passando per il Motocross


Nato a Sheffield il 5 ottobre 1980, James inizia a correre nel trial dal 1989 al 1993. Nel 1991 passa al motocross vincendo nel 92 il titolo nazionale juniores classe 100. Il passaggio dallo sterrato alla pista avviene nel 1994 e nel 95 vince il campionato junior di velocità.

Nel 97 passa nel BSB, classe Supersport con una Honda CBR600F facendosi notare per il suo stile di guida aggressivo. Risultato finale? Terzo all’esordio.

Dal Mondiale Supersport al ritorno nel BSB


All’età di 18 anni viene catapultato nel Mondiale Supersport con la Honda del team Castrol. Nel biennio in Supersport non riesce ad ottenere risultati di rilievo. Il miglior piazzamento è un 6° posto a Kyalami nel 99.

Nel 2000 quindi torna nel campionato inglese Superbike chiudendo però 12° a causa di un grave infortunio che lo tiene fuori per metà stagione. 

Il Mondiale Superbike – primo stint


Le prestazioni di Toseland vengono notate dal team GSE Ducati che lo sceglie per il debutto in Superbike nel 2001 affiancandolo a Neil Hodgson. Il primo anno chiude al 13° posto con 91 punti ed un 6° posto a Brands Hatch in gara-2 come miglior risultato. Nel 2002 coglie il primo podio iridato in gara-2 ad Assen nella famosa gara della caduta di Bayliss dopo appena 9 giri. Chiude al 7° posto con 195 punti e solo 3 ritiri.

Per il 2003 rimane nel team GSE con una Ducati 998F02 contro le 999F03 del team Factory di Hodgson e Xaus. Coglie la prima vittoria in carriera ad Oschersleben davanti proprio ad Hodgson e sale sul podio altre 8 volte chiudendo l’anno in 3^ posizione con 271 punti.

Con Xaus e Hodgson in MotoGP, il team Fila Ducati chiama Toseland e Laconi per la stagione 2004. La stagione forse più rocambolesca del Mondiale si chiude con il primo titolo dell’inglese conquistato nel round conclusivo di Magny Cours a casa di Laconi. 3 vittorie e 14 podi complessivi per Toselan in quel 2004

Cambio di main sponsor per Ducati nel 2005 da Fila a Xerox. La 999F05 non riesce a tenere il passo di Suzuki ed Honda, Toseland fa quel che può ma non basta. L’inglese chiude quarto con 254 punti ed una sola vittoria all’attivo.

Nel 2006 passa al team Ten Kate Honda. 3 vittorie e 12 podi complessivi gli valgono il secondo posto mondiale con 336 punti (curiosamente gli stessi che gli sono valsi il titolo due anni prima) dietro al rientrante Bayliss, campione ad Imola.

Il 2007 è decisamente il suo anno migliore dal punto di vista delle vittorie. Ne colleziona ben 8 (massimo in carriera) e con 14 podi complessivi centra il suo secondo titolo mondiale con 415 punti, 2 in più di Haga.

La MotoGP - biennio 2008/2009


A fine 2007 perfeziona il passaggio in MotoGP per il 2008 con la Yamaha M1 del team Tech3 in coppia con Colin Edwards, ex rivale sei anni prima in Superbike. Nel 2008 chiude 11° con 105 punti collezionando sei sesti posti come miglior risultato in gara.

Nel 2009 invece chiude 14° con 92 punti, qui i sesti posti sono solamente tre. Non lascia un buon ricordo di sé nella Top Class del Motomondiale e a fine 2009 ufficializza il ritorno in Superbike.

Gli ultimi anni in Superbike ed il ritiro


Nel 2010 fa ritorno in Superbike con la Yamaha R1 in coppia con il campione in carica della Supersport, Cal Crutchlow. Chiude 9° con 187 punti collezionando anche 4 podi.

Per il 2011 si accasa al team BMW Motorrad Italia, debuttante in Superbike dopo il titolo Stock nel 2010 con Ayrton Badovini. La stagione è un vero calvario per l’inglese, complice un infortunio al polso rimediato nei test ad Aragon a marzo. Completa solamente tre round e mezzo (Australia, Miller, Silverstone, Nurburgring) raccogliendo 13 punti.

Il 9 settembre 2011 annuncia il ritiro dalle competizioni motoristiche a causa della situazione irreversibile del polso destro infortunato a marzo.

La carriera musicale


Ritiratosi a fine 2011, Toseland si dedica al suo primo amore, la musica. L’inglese è diplomato in pianoforte (da qui il soprannome di “pianista”) e questo gli apre un mondo. Dopo essersi sepatato dalla sua band iniziale, Crash, James forma una nuova band chiamata solo con il suo cognome, Toseland.

James Toseland cantante

Nel 2013 esce il brano di debutto “Life is Beautiful” mentre nel 2014 arriva il primo album della band intitolato “Renegade”. Tre brani dell’album, “Life is Beautiful”, “Crash Landing” e “Renegade” sono rimasti in cima alle classifiche delle radio inglesi per svariate settimane.

Nel marzo del 2016 esce il terzo album, “Cradle the Rage”, seguito da altri tour in UK ed in Europa mentre nel 2017 viene ri-arrangiata la canzone “We’ll Stop at Nothing” dall’album “Cradle the Rage” con il coro ChorusUK. La stessa canzone diventa l’inno delle Special Olympics GB del 2017.

SBK, Toseland: “Potrebbe essere un campionato molto aperto”

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi