SBK, Cresson svela Most: “Sembra Donington, ma è difficile sorpassare”

SBK, Cresson svela Most: “Sembra Donington, ma è difficile sorpassare”© Loris Cresson

Il pilota belga del team Pedercini Kawasaki ha potuto scoprire il circuito ceco, una delle novità 2021. Il tecnico Max Nejrotti aggiunge: "Se sbagli una curva, le sbagli tutte"

05.05.2021 ( Aggiornata il 05.05.2021 18:19 )

Lo hanno definito in tanti modi. Il "profumo del Most Selvatico"; "Most probably"; "Most interesting"; "Mo-stattene zitto". Insomma, il circuito ceco di Most, una della novità SBK 2021, sta facendo parlare, soprattutto chi non lo conosce affatto. Invece, noi ci siamo affidati a chi ci è appena stato.

Loris Cresson, pilota belga in forza al team Pedercini Kawasaki, ed il suo tecnico, Max Nejrotti. Il giovane e l'esperto, in trasferta di lavoro in pista su una Ninja ZX-10RR stock o preparata il giusto. I test effettuati proprio lassù hanno fornito feeback interessanti su ambiente, tracciato, struttura e persone.

Loris Cresson: difficile sarà effettuare sorpassi


Loris è della Vallona, regione belga assolutamente regale. Coi suoi 22 anni, Cresson rappresenta il giovane della classe SBK. A lui la pista ceca è piaciuta: "Il tracciato è bello - le sue parole a seguito delle prove effettuate - sembra quasi Donington Park. La prima chicane potrebbe essere modificata e resa più sicura, ma per il resto va tutto bene ed è piacevole girarci".

Il numero 84 entra nei dettagli: "Parliamo di una pista davvero veloce - svela - e penso che durante le gare sarà difficile effettuare sorpassi, forse perché non esistano reali punti di staccata. Essendo tutto guidato, il circuito offre ritmo e divertimento e la gente del posta è veramente gentile. Spero che arrivi il pubblico dei tifosi".

Max Nejrotti: "Se sbagli una curva, le sbagli tutte"


Max è un tecnico molto apprezzato del paddock SBK. Lui ha girato per lavoro ovunqe, sicché l'opinione è attendibile: "Forse il parcheggio ed il box sono piccoli - spiega - ma questi ultimi molto belli e numerosi. Ce ne saranno una quarantina. L'asfalto è un po' sconnesso e scivoloso, ma solo quando fa freddo. Con temperature alte, l'aderenza migliorerà. Occorrerebbe un minimo di restyling, però sono certo che per il round ufficiale ogni cosa sarà curata. Sì, somiglia tanto a Donington".

Ecco il racconto di Nejrotti riguardo un ipotetico giro in sella: "Immaginate la prima parte del circuito inglese: come sappiamo, non ci sono frenate, bensì grandi curvoni in appoggio. Pure Most è così, abbiamo notato come queste pieghe non stressino la gomma anteriore. Casomai, serve guidare precisi, perché se si sbaglia una curva, viene compromessa tutta la sequenza in serie. Il nostro riferimento è di 1'38, ho sentito che l'IDM abbia siglato la pole in 1'36. Le condizioni da noi trovate erano al limite, il forte vento ha impedito miglioramenti. Credo che ci si potrà divertire parecchio, anche perché la gente del posto è meravigliosa".

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