SBK Misano, pagelle: Rinaldi magnifico, Redding deluso

La pista di Misano sorride alle Ducati, ma non proprio a tutte... Ecco i voti ai piloti delle derivate di serie, dopo il Round sulla Riviera romagnola

14.06.2021 11:22

Michael Ruben Rinaldi, voto 10 e lode: Magnifico

Finalmente torna un italiano in grado di vincere e dominare in WorldSBK. Perfetto, nonostante l’enorme pressione per la gara di casa Ducati. Inoltre piega l’espertissimo compagno di team, ex GP, Redding. È nata davvero una nuova stella Italiana. E ora va confermato questo capolavoro nelle prossime gare.

Jonathan Rea, voto 9: Fortunato e intelligente  

Per inseguire Rinaldi perde la moto e la salva in perfetto stile Marc Marquez. Poi capisce che per prendere Michael e Toprak avrebbe rischiato troppo e come sempre ottiene il massimo possibile, senza altri errori. Rimane il solito magnifico JR.

Toprak Razgatlioglu, voto 9: Bravissimo

Giovanissimo, talentuoso e sempre veloce, il turco ha davvero impressionato per la velocità e il temperamento. Con la R1 ha davvero un feeling sorprendente, come se fosse una emanazione del suo corpo. Guida in modo spettacolare. È diventato davvero il più serio avversario del Re Jonathan Rea.

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Axel Bassani, voto 9: Fantastico

Incredibile arrivare sempre in top 7 per un debuttante con una moto privata e un team alle prime armi. Si mette dietro con grande determinazione e velocità piloti e moto ufficiali, con ben altra esperienza. Riesce sempre a stare nel gruppone di testa senza timori reverenziali e senza commettere errori. Grande.

Garret Gerloff, voto 8: Velocissimo

Partito ultimissimo non si perde d’animo e arriva in zona punti. In gara due, il Campione MotoAmerica, torna all’attacco e finisce addirittura quinto. Soprattutto senza atterrare nessuno! Molto talentuoso e dannatamente veloce, rappresenta di sicuro il pilota su cui puntare per il futuro.

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Eugene Laverty, voto 8: Eroico

Cade a 220 Kmh sviene e spaventa tutti, ma lui litiga al centro medico per rientrare il giorno dopo. Eroicamente ce la fa a partire la domenica e chiude gara due a punti. Ci piace questo spirito determinato e un po’ folle, come il Bayliss dei bei tempi.

Alex Lowes, voto 7: Reattivo

Dopo il disastro dell’Estoril si rimette subito in carreggiata, e in una giornata difficile per le Kawa, combatte sempre nel gruppo selvaggio di testa, mostrando carattere e velocità. E’ davvero impegnativo essere il compagno del “cannibale”, ma da Lowes ci aspettiamo questi risultati.

Andrea Locatelli, voto 7: Prudente

Sta affrontando il difficile passaggio alla top Class con prudenza, ma anche concostanti miglioramenti. Manca davvero poco per vederlo nel gruppo di testa. Certo la velocità e il talento del turco che divide il suo box gli creano apprensione e domande. Ma la sua classe darà presto ottime risposte.

Scott Redding, voto 7: Deluso

Uscito dal Portogallo con il morale a terra, Scott a Misano non commette errori e colleziona tre ottimi quarti posti. Peccato che il ragazzino nuovo arrivato in squadra lo abbia surclassato, ridimensionandolo ulteriormente. Da un campione BSB ed ex MotoGP ci aspettiamo molto di più. Per giustificarsi inventa la storia del peso maggiore.

Kohta Nozane, voto 7: Riparte

Nonostante il difficile inizio di stagione, il pluricampione giapponese, ha mostrato di adattarsi velocemente alla R1 GRT e finisce sempre in zona punti. Per lui la stagione inizia solo ora e lo aspettiamo a Donington.

Tom Sykes, voto 7: Costante

Abbiamo capito che lo sviluppo della nuova M1000RR è lento e impegnativo, ma Tom non molla mai, dando sempre il massimo senza incappare in errori e scivolate. Infatti è diviso da un solo punto in classifica dal suo più giovane e veloce compagno di team Van Der Mark.

Alvaro Bautista, voto 7: Migliora

Migliore gara della stagione per Alvaro, che inizia a lamentarsi del mancato sviluppo della sua bellissima CBR HRC. Credo che abbia davvero ragione perché non è nemmeno riuscito a contenere Gerloff in un bellissimo duello finale.

Michael van der Mark, voto 6 - : Nervoso

Appare sempre più appannato, nervoso e insoddisfatto di questa moto, che necessita pazienza e costanza. È l’ombra dell’Enfant Prodige di qualche anno fa. Deve aiutare il team a velocizzare lo sviluppo di una grande moto.  

Leon Haslam, voto 5: Pessimo

Continua a litigare con la sua CBR HRC collezionando prestazioni inspiegabili. Un pilota della sua esperienza deve cercare un set up di base per correre senza rischi e soprattutto senza cadute.

Jonas Folger, voto 5: Negativo

Dopo un ottimo ottavo in gara due ad Aragon non trova più la strada e ripiomba ancora fuori dalla zona punti nelle tre gare. Se non vanno nemmeno le BMW ufficiali, crediamo che la sua privata abbia davvero grosse difficoltà.  

Isaac Vinales, voto 5: Regredisce

Sappiamo bene come sia difficile per un privato lottare in questa SBK super competitiva, ma almeno puntare ad entrare in zona punti. E in questa gara non ci è riuscito.

Lucas Mahias, voto 5: Incolore

Strana stagione per un pilota veloce con un team perfetto. Ancora non ha capito come guidare questa bellissima Kawa, che naviga sempre nelle retrovie fuori dalla top ten. Noi crediamo che possa migliorare molto presto.

Cristophe Ponsson, voto 5: In difficoltà  

E’ dura fare “Back to the Future” per Battà e rientrare in un ambiente che ha fatto passi da gigante. Ma anche il pilota sembra intimorito e in difficoltà.

Tito Rabat, voto 5: Gambero

Per Titone una gara in regresso rispetto ad Estoril. A malapena in zona punti per un pilota come lui deve essere un brutto calvario non capire la veloce moto di Barni.

Samuele Cavalieri, voto 5: In difficoltà

Nemmeno la gara di casa risolleva il ritmo dell’italiano, che ha avuto un bel periodo di grandi risultati nel CIV. Pedercini deve trovare qualche asso nella manica per migliorare le sue Kawa.

Loris Cresson, voto 5: In difficoltà  

Il belga del team Pedercini, come Cavalieri, brancola nel buio e non trova la strada per migliorare. Lucio può solo mettere a frutto la sua grande esperienza.

Chaz Davies, voto 4: Disastro

Ricade di nuovo e si infortuna seriamente una spalla obbligandolo al ritiro. Questa era una gara perfetta per dimostrare alla Ducati che aveva fatto male a scaricarlo e invece la troppa pressione lo ha mandato in Tilt. Proprio nel giorno dove il suo sostituto a dominato.

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