Auguri al “Leone di Jesi” Giancarlo Falappa, l'uomo che visse quattro volte

Auguri al “Leone di Jesi” Giancarlo Falappa, l'uomo che visse quattro volte© GPAgency

Compie gli anni il grande pilota jesino, capace di imprese epiche e di due paurosi incidenti dai quali si è saputo riprendere e tornare più forte che mai

30.06.2021 19:56

27 anni fa ultima gara ed ultima vittoria in Superbike prima del tremendo incidente di Albacete per il simbolo del ducatismo in ogni angolo del mondo (più di Fogarty e Bayliss). Riconoscibilissimo per il suo camper pieno di adesivi Ducati ed il suo scooter rosso che si incontrano per i paddock di Superbike e MotoGP al seguito di Ducati, spegne oggi 58 candeline un pilota di grandissimo talento e che ha corso sempre con il cuore in mano. Stiamo parlando naturalmente di Giancarlo Falappa.

Gli inizi


Nato a Filottrano ma Jesino di adozione, Giancarlo Falappa muove i primi passi nel motociclismo con il motocross. A 18 anni vince l’italiano Cadetti e passa al Senior. Dal 1982 al 1984 partecipa al Mondiale Cross 250 come pilota ufficiale Moto Villa.

La scommessa con gli amici ed il passaggio alla velocità


Chiusa la carriera nel motocross dopo aver compiuto una impresa da leggenda in una gara rimontando dal 40° a 6° sulla moto però del compagno di squadra, passa alla velocità con una scommessa tra amici sulla strada per Misano. Un suo amico gli presta la moto per fare alcuni giri in pista a Misano e gira come quelli già più navigati. Compra un Kawasaki GPZ600 quasi tutto in cambiali, va a giare a Misano e fa gli stessi tempi del campione italiano. Da lì si convince a passare alla velocità.

Il Campionato Italiano - Sport Production


Nel 1987 Falappa fa il suo esordio nella Sport Production (l’odierna Coppa Italia) in sella ad una Suuzki GSX-R 1100 e vince la gara di Vallelunga. L’anno successivo firma per la Bimota vincendo il titolo in un finale thrilling contro Galasso.

La Superbike - l’esordio con Bimota ed i primi numeri


Da campione Sport Production passa alla Superbike nel 1989. Inizialmente ingaggiato come autista del camion Bimota (a quell’epoca la prima punta Bimota era Fabio Biliotti), subito si accorgono del suo talento quando nella gara inaugurale di Donington Park fa segnare la pole position mentre Biliotti chiude 24°. Giancarlo centra il primo successo in carriera in gara-2 a Donington replicandolo in Canada a Mosport ed in Francia al Paul Ricard in un duello rusticano con Mike Baldwin (sostituto di Biliotti) che finisce con il semimanubrio sinistro di Falappa spezzato in un contatto con il codone della moto di Baldwin. La stagione 89 si chiude con 139 punti e sesto posto.

La portiera di Lucchinelli e l’ingresso in Ducati


Nel corso del 1989 diverse squadre avevano messo gli occhi su Falappa viste le sue prestazioni. Ducati era quella più interessata allo Jesino tanto che Lucchinelli, allora team manager Ducati, lo segnalò alla dirigenza. Il primo incontro tra loro due avviene in un modo un po’ “particolare”: sulla strada verso Bologna di fianco a Lucchinelli spunta una sagoma in moto che gli apre lo sportello del passeggero, lo saluta e se ne va in impennata. Era Giancarlo Falappa! Lucchinelli e Falappa dopo questo “scherzo” dello jesino vanno insieme in Ducati a firmare il contratto. 

La Ducati - vittorie ed incidenti pazzeschi


Nel 1990 Giancarlo Falappa fa il suo esordio in Ducati con un secondo posto a Jerez in gara-2. A Donington lo Jesino vince ancora la seconda gara (come l’anno prima), ad Assen va a punti solo in gara-2 ed in Germania fa 3° e 4°. A Mosport il primo incidente nel quale riporta l’abrasione ad un braccio ed un sasso gli entra nella mano. Rientra in Austria ma nel tentativo di evitare un altro pilota va a sbattere contro il guard rail procurandosi 27 fratture e rimanendo in coma per 12 giorni. Stagione finita. L’incidente gli lascia degli strascichi pesanti: limitata mobilità al braccio sinistro e problemi ad una gamba dovuti alla rottura dell’arteria femorale.

La stagione ’91 è difficile anche a causa degli strascichi dell’incidente dell’anno prima. Coglie solo un podio in Germania per chiudere al nono posto con 113 punti.

La stagione ’92 non parte benissimo: solo 3 podi nelle prime 10 gare. Vince entrambe le gare in Austria, gara-2 di Assen dopo un duello con il rampante Fogarty e gara-2 in Nuova Zelanda chiudendo quarto con 279 punti.

Nel ’93 parte con i favori del pronostico ma deve vedersela con Russell e Fogarty. Il round di apertura di Brands Hatch è da urlo: doppietta sul bagnato davanti all’americano con Fogarty out per infortunio. Vince in Germania, doppietta a Misano, gara-2 in Austria e fino al round svedese è in lizza per vincere il titolo. Dopo il round svedese ottiene soltanto una vittoria e tanti ritiri, chiudendo la stagione al quinto posto con 255 punti.

SBK: Fogarty-Russell biennio 1993-1994, arbitra Falappa

La stagione ’94 inizia con lui e Fogarty ancora insieme in squadra in sella alla avveniristica 916. Le prime gare sono complicate per via della gioventù della moto. A Misano compie l’ultima impresa della sua carriera in Superbike: secondo in gara-1 e vittoria in gara-2 davanti a Russell.

La settimana precedente alla gara di Albacete, la Ducati organizza delle prove per testare il cambio elettronico per consentire a Giancarlo di guidare meglio visti anche i problemi derivati dal primo incidente. Durante le prove però qualcosa va storto, il cambio si blocca e Giancarlo vola per aria ricadendo sulla nuca. Ancora fratture e ancora coma, questa volta per 38 giorni.

Poi come si è svegliato dal coma lo sappiamo tutti: la cassetta portata da Giovanni Di Pillo in ospedale e fatta ascoltare a Giancarlo.

La carriera del Leone di Jesi in Superbike si conclude di fatto con la seconda gara di Misano. In 106 gare ha conquistato 16 vittorie, 30 podi, 8 pole ed ottenuto 954 punti.

Post incidente ed Ambassador Ducati


Dopo l’incidente ed il risveglio dal coma, Giancarlo ha anche provato a risalire in sella ma è stato portato a più miti consigli dai medici. Da allora è diventato Ambasciatore Ducati e lo si vede spesso tra i vari DOC (Ducati Owners Club) di tutta Italia come ospite d’onore oltre che nelle gare europee di MotoGP e Superbike con il suo immancabile camper ed il suo scooter rosso fiammante.

Giancarlo Falappa: un Leone in bilico tra coraggio e follia

Tanti auguri, Giancarlo!

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