SSP600: tanto spettacolo e quanti italiani!

SSP600: tanto spettacolo e quanti italiani!

Sempre più folta la pattuglia tricolore nella categoria "di mezzo" delle derivate di serie: le gare di Misano Adriatico hanno messo in luce tanti piloti nostrani, più o meno esperti, tutti alla ricerca delle luci della ribalta

01.07.2021 ( Aggiornata il 01.07.2021 19:20 )

La Supersport 600 si sta confermando, anche in questo 2021, come una delle categorie più belle e combattute nel panorama delle derivate di serie. Lo dimostrano le recenti gare di Aragon e Misano, sempre vivaci e capaci di regalare incertezze e sorpassi sino all’ultimo giro.

Bernardi è già al top


Se Dominique Aegerter sta provando a prendere il largo nella classifica generale con 119 punti, seguito da Steven Odendaal a 102, alle spalle dei due maggior contendenti al titolo inizia a farsi strada la stella nascente di Luca Bernardi.

Il pilota sanmarinese ha ottenuto due podi nelle due gare romagnole, ottenuti sfruttando al meglio la partenza dalla seconda fila. Il campione italiano SSP600 2020 non poteva desiderare impatto migliore con la nuova categoria, avendo già collezionato 82 punti che gli valgono la terza piazza provvisoria in campionato.

Bernardi è solo la punta dell’iceberg di un nutrito gruppo di piloti che provano a farsi strada nella 600, tra cui troviamo tanti italiani desiderosi di mettersi in luce.

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Gli italiani, tra titolari e wild card


Scorrendo la classifica troviamo l’esperto Raffaele De Rosa, che alla sua prima stagione sulla Kawasaki del team Orelac ha accumulato sinora 46 punti grazie alle buone prestazioni mostrate in particolare all’Estoril e in Gara 2 a Misano. Poco più indietro, con 31 punti, troviamo Federico Caricasulo, di ritorno nella categoria dopo un anno in Superbike. Il suo inizio di 2021 ha vissuto come momento più alto la pole ottenuta in Portogallo, mentre in gara la musica è stata ben diversa. Qualche caduta di troppo e alcuni problemi stanno condizionando l’annata del Carica, desideroso di rifarsi ad Assen.

Dietro questi nomi più blasonati, continua il percorso di crescita di altri esponenti della scuola italiana, partendo da Kevin Manfredi e passando per Leonardo Taccini, Luigi Montella, Federico Fuligni e Davide Pizzoli. Da non dimenticare il rientrante Michel Fabrizio, che punta alla rinascita dopo le difficoltà fisiche vissute in Riviera a causa di una sindrome compartimentale da risolvere chirurgicamente. 

L’appuntamento di Misano Adriatico ha messo in luce, inoltre, un nutrito gruppo di wild card nostrane: buoni riscontri sono arrivati da Filippo Fuligni e Roberto Mercandelli, entrambi a punti, un risultato centrato in Gara 2 anche da Massimo Roccoli, Matteo Patacca e Luca Ottaviani. Qualche difficoltà in più per Davide Stirpe e Armando Pontone, che lasciano però il World Circuit Marco Simoncelli con un’esperienza in più nel loro bagaglio che tornerà sicuramente utile in ottica futura.

A prescindere dai risultati ottenuti, questa folta rappresentanza italica testimonia la forte vitalità del nostro movimento, sempre foriero di nuovi talenti. La nostra scuola è in salute e questo ci fa ben sperare per gli anni venturi. 

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