Il pilota inglese si aspettava di più dall'appuntamento di casa, il quarto posto in Gara-2 non salva l'opaca prestazione dell'intero week-end
Dopo l’ultimo posto nella SP Race e la caduta di Gara-1, Scott Redding coglie un quarto posto in Gara-2 in un week-end particolarmente difficile. Donington non ha certamente premiato le specificità telaistiche della Ducati che ha sofferto soprattutto nelle accelerazioni da basse velocità; al contrario, il punto di forza di Yamaha e Kawasaki. Il quarto posto alle spalle della BMW di Sykes può essere comunque un buon bigliettino da visita per il prossimo appuntamento di Assen.
Tuttavia, il pilota inglese è apparso abbastanza critico verso la sua performance e verso la moto, in un week-end di gara che l'ha visto migliorare troppo poco sessione dopo sessione: “Abbiamo faticato tutti in Ducati in questo week-end, non è stato facile per nessuno. Ho scelto la gomma da bagnato ma non avevo abbastanza grip, è stata la scelta sbagliata”. La situazione non è migliorata durante la gara: “Non avevo la spinta necessaria per recuperare, è stata dura anche perché la moto a livello di set-up ha funzionato abbastanza bene, nella seconda metà di gara ho avuto più feeling ma abbiamo patito l’agilità e l’accelerazione, due punti in cui gli avversari sono più avanti di noi”.
Il pilota Ducati, terzo in campionato, non perde di vista l’obiettivo nonostante l’opaca prestazione di Donington: “Sono frustrato delle mie prestazioni durante il fine settimana. Volevo andare sul podio, ci ho provato fino all’ultimo giro e ci sono andato vicino. L’obiettivo è sempre il campionato, in SBK si danno molti più punti che in MotoGP, anche se sei indietro di 60 punti potresti recuperarli in un fine settimana. Toprak è molto solido e Rea ha fatto un errore, ora è sotto pressione e non sarà facile per lui”.
Un appunto finale sulla condizione tecnica di Ducati, secondo Redding particolarmente sofferente in questo fine settimana ed in generale meno performante delle case rivali: “Partiamo sempre lontani, lo scorso anno la moto era più facile, perdonava di più, ora invece o va benissimo o molto male, non ci sono vie di mezzo. Le altre moto sono migliorate, Yamaha sembra avere fatto un passo in avanti, anche BMW. Il problema di Ducati è che da un circuito all’altro può cambiare tutto”.
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