SBK Magny Cours, Redding: “Sorpreso da chi pensa vada in BMW per soldi”

SBK Magny Cours, Redding: “Sorpreso da chi pensa vada in BMW per soldi”© GPAgency

Secondo al termine del venerdì, il pilota inglese racconta i problemi avuti in giornata, commentando anche le reazioni all'annuncio del suo passaggio alla Casa bavarese nel 2022

03.09.2021 ( Aggiornata il 03.09.2021 19:43 )

Un venerdì non semplicissimo ma piuttosto positivo, per Scott Redding. L’inglese della Ducati è secondo nella classifica combinata dei tempi, alle spalle del turco Razgatlioglu. Qualche piccolo problema con il freno motore nel turno del pomeriggio, ma tutto sommato una giornata positiva dal bagnato all’asciutto per il #45.

Nel debrief post FP2 l’inglese ha spiegato i problemi riscontrati nella giornata di oggi ed il lavoro da fare per domani, in vista di Superpole e Gara 1.

Redding: “Con la nuova mappa del freno motore ho stallato subito”


Venerdì piuttosto positivo per Scott Redding al di là di qualche piccolo problema riscontrato sia nel tenere le linee, che con il freno motore nel pomeriggio. “Magny-Cours è una pista un po’ diversa dalle altre e il cambio bagnato-asciutto è stato un po’ complicato da gestire, forse perché non abbiamo mai avuto un vero turno asciutto. Non sono riuscito a guidare rilassato, ma non ero nemmeno al limite. La moto non funzionava come volevo io, dovevo sempre 'rincorrere' la traiettoria ideale. Sono piuttosto soddisfatto del turno della mattina”.

L’inglese poi aggiunge: “All’inizio del turno di oggi pomeriggio ho faticato un po’ per via della nuova mappa di freno motore, che mi ha fatto stallare subito. Cambiata la mappa del freno sono riuscito a trovare il ritmo e con la gomma nuova alla fine ho fatto i tempi che volevo. Sembra che tutti facciano fatica a mettere insieme un giro pulito, sempre qualche piccolo errore qua e là. E’ un circuito divertente con curve strane e particolari”.

“La gente non capisce gli sforzi dietro ad un progetto”


L’inglese torna sull’annuncio per il 2022 che lo vedrà guidare una M1000RR al fianco di Van Der Mark. “La cosa che mi ha sorpreso di più sono i commenti sui social di gente che pensa che io abbia firmato solo per soldi, che la mia carriera sia finita o che non vincerò titoli. La realtà è che se mi togliete dall’equazione, stanno ottenendo gli stessi risultati della moto sulla quale sono oggi. La gente in generale non capisce gli sforzi che ci sono dietro ad un progetto, come Aprilia in MotoGP per esempio ed il primo podio pensando da dove venivano, o la stessa Ducati che aveva problemi e dall’oggi al domani è diventata la miglior moto”.

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