Portimao, Redding: “Bisogna stare attenti a Razgatlioglu, per finire la gara”

Portimao, Redding: “Bisogna stare attenti a Razgatlioglu, per finire la gara”© GPAgency

“Anche se è lontano si attacca ai freni disinteressandosi di quello che succede all’avversario” dice l’inglese al termine di una Gara 1 chiusa al secondo posto, alle spalle del turco

02.10.2021 ( Aggiornata il 02.10.2021 20:03 )

Può dirsi soddisfatto ed allo stesso tempo sorpreso di essere sul podio Scott Redding. L’alfiere Ducati ha chiuso alle spalle di Razgatlioglu perdendo 5 punti dal turco nel Mondiale ma recuperandone 20 su Rea, grazie alla caduta di quest’ultimo. 

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Redding: “Sarei stato felice anche del terzo posto”


Dopo aver sofferto in prova, Scott Redding si è rifatto in gara, ma pur essendo stato in battaglia con Rea e Razgatlioglu, il britannico ammette che la vittoria non era alla sua portata: “Sono contento di essere sul podio, lo sarei stato anche sul terzo gradino. Non avevo il passo nelle prove, abbiamo sofferto un po’ troppo, in gara invece è andata meglio. Ho spinto oltre il limite in qualifica per riuscire a stare con Razgatlioglu e Rea fin da subito. Così è stato nei primi giri grazie anche alla buona partenza. Ho pensato di lasciarli andare ma poi mi sono ricongiunto grazie ai primi due giri di bagarre tra di loro. Ho cercato più che altro di stare un pelo lontano per paura che uno di loro due cadesse davanti a me, cosa che stava succedendo in curva 11 ed altre 2-3 volte. Mi sono portato in testa sperando che Rea e Razgatlioglu battagliassero così da prendere un po’ di gap, ma così non è successo. Rea mi ha passato e proprio un giro dopo è caduto perdendo l’anteriore forse per una folata di vento, che ha attraversato l’ultima curva”.

Poi l’inglese parla anche della battaglia con Razgatlioglu, non sempre pulita quando c’è di mezzo il #54: “Non avevo il passo per poter stare davanti. Dopo la caduta di Rea sono tornato in testa ed ho controllato il gruppo dietro, ho cercato di essere intelligente e non strafare. Razgatlioglu poi mi ha passato e abbiamo iniziato a battagliare ma ogni giro diventava sempre più aggressivo, soprattutto in curva 1 come se volesse portarmi fuori ogni volta che curvavo. Ed anche in altri punti mi tagliava la strada, indipendentemente dallo spazio per passare. Difendendomi da lui o cercando di passarlo ho stressato la gomma davanti e ho rischiato la chiusura dell’anteriore un po’ di volte. Ho pensato di tirare fino al traguardo perché Razgatlioglu era imprendibile e soprattutto alla curva 8 aveva messo un bel margine. Negli ultimi giri ci ho provato, ma all’ultima curva ho perso sia anteriore che posteriore per via delle gomme ormai andate”.

E’ bello salire sul podio, più bello quando però non te lo aspetti - continua -. E’ stato importante per me per capire quei punti dove poter migliorare per domani, facilitandomi la vita. Penso che se Rea fosse stato in gara, lui e Razgatlioglu potenzialmente sarebbero scappati, avevano più passo. Specialmente all’inizio facevo un po’ fatica perché la moto slittava tanto. Speravo che battagliassero nei primi 5-6 giri così potevo stare con loro

“Dobbiamo adattarci allo stile di Razgatlioglu”


Pensando alla giornata di domani, Redding sa chee sarà fondamentale trovare un modo per cercare di arginare il turco. “Bisogna capire come battere Razgatlioglu, è la seconda volta che è difficile batterlo - spiega -. Ha il vantaggio di frenare forte ed anche se è lontano si attacca ai freni disinteressandosi di quello che succede all’avversario, se cade o meno. Se si vuole finire la gara bisogna prestare attenzione. Ho sempre detto che vincere o meno non mi interessa, Rea è caduto, io ho preso 20 punti e posso ancora arrivare secondo in campionato. Rimango però del mio parere, anche se dovesse buttarmi fuori. Ma questo è il suo stile, dobbiamo adattarci, forse devo essere un po’ aggressivo un paio di volte e lanciargli un segnale, perché va bene guidare aggressivi ma attenzione che potrebbe arrivare un brutto incidente. Un po’ come l’ultimo giro a Most quando è arrivato da lontanissimo e ha mancato la curva, se fossi stato lì sarei caduto”.

Poi aggiunge: “Probabilmente riesce a fare queste manovre perché la sua moto è più improntata a fermarsi e curvare naturalmente, mentre le altre fanno fatica a curvare ed hanno problemi a fermarsi. E’ anche il suo stile di frenata. Ma non è imbattibile. A Most non è stato corretto in Gara 1, è andato un po’ oltre il limite, ma in Gara 2 ho vinto io con margine. Mi piacciono questo tipo di gare, sono divertenti, ma ci deve essere un limite a tutto”.

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