SBK Portimao, Baz: “Mi dispiace dover restituire la Ducati a Davies”

SBK Portimao, Baz: “Mi dispiace dover restituire la Ducati a Davies”© GPAgency

"È stata la miglior moto che abbia guidato da tanto, tanto, tempo" ha detto il francese, che attende di vedere se il triplice podio di Portimao darà una svolta inaspettata al suo futuro

03.10.2021 ( Aggiornata il 03.10.2021 18:58 )

Quello a Portimao è stato un fine settimana decisamente trionfale per Loris Baz, che ha portato la Panigale V4R del team Go Eleven sul terzo gradino del podio, in tutte e tre le gare portoghesi. Il miglior modo per dimostrare tutto il suo valore e chiudere in bellezza i due Round in sostituzione dell'infortunato Chaz Davies, decisamente meno performante del sostituto, in sella alla Ducati.  

"Sono felice. Questo è il mio spirito: quando salto su una moto, qualunque essa sia, do sempre il 100%. Ha funzionato bene con questa moto. Sinceramente, è stata la miglior moto che abbia guidato da tanto, tanto, tempo. Il feeling è stato fantastico. Sono un po' triste per il fatto di dover restituire la moto a Chaz, ma è stato un weekend fantastico e sono veramente contento", ha detto entusista il francese.

Unico neo di questa gran domenica il contatto nel finale con Alvaro Bautista, che ha messo fine anzitempo alla Gara 2 dello spagnolo.

"È stato un incidente di gara, esattamente come quello con Rinaldi al secondo giro. È arrivato all'interno, mi ha spinto e ho toccato la sua aletta con il braccio, ma non sono caduto" ha spiegato Baz, raccontando la dinamica dell'incidente. "Da ieri, io e Alvaro ci saremo sorpassati venti volte. Sempre un po' più da vicino. Ogni volta che arrivava in Curva 1 era sempre più vicino. A essere onesto, non me lo aspettavo in Curva 5. Stavo frenando molto profondo, non me l'aspettavo, ho visto all'ultimo che andava largo, ci siamo incrociati e ci siamo toccati quando eravamo fianco a fianco. È stato un incidente di gara. Direi lo stesso anche se fossi stato dall'altra parte. È così che va a volte. Vorrei giusto scusarmi, perché non è così che vorresti che finisse una bella lotta. Sarebbe bello continuare a battagliare fino alla bandiera a scacchi. Proverò ad andare a parlarci più tardi. Ma a parte questo, sono super felice".

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Un feelling quello con la Panigale azzurra che è andato in crescendo. Tanto da culminare con un podio in una gara non proprio priva di intoppi. 

"Oggi è andata molto meglio. Non so perché. Forse le birre di ieri l'hanno resa migliore (ride ndr). Anche i ragazzi del team hanno fatto un gran lavoro nel migliorare la moto, che era più semplice da guidare, rispetto a ieri - ha detto il transalpino -. Avevo la sensazione di poter essere più veloce nei primi cinque giri. Ma avendo passato molto tempo in griglia non sapevo cosa aspettarmi con le gomme fredde, nei primi giri e non ho spinto. Ho perso tempo in una bella battaglia con Rinaldi. Poi, la moto di van der Mark fumava e non volevo cadere all'ultima curva, se avesse rotto il motore, quindi mi sono tenuto un po' alla larga. Però, sapevo di avere un buon passo e di poter risalire nel finale".

A rendere guardingo Loris a inizio gara è stato proprio lo slittamento della partenza, che ha riportato a galla qualche brutto ricordo...

"Siamo arrivati in griglia e le luci si sono accese e spente nel giro di 10 secondi. Penso abbiano avuto un problema con le luci rosse. Poi l'hanno risolto, ma noi non potevamo partire perché avevamo la moto in folle, quindi hanno ritardato la partenza - ha raccontato -. Il fatto è che noi avevamo le termocoperte installate, ma non c'erano generatori, quindi abbiamo passsato sei minuti senza. L'ultima volta che mi è successo, negli Stati Uniti, ho distrutto il telaio, il motore e la forcella, al primo giro. Ho dei brutti ricordi a riguardo e, sinceramente, alla partenza me la stavo facendo sotto. Me la sono presa comoda all'inizio, ma le gomme sono andate bene. Avrei potuto spingere al 99% alla prima curva. Ho parlato con Johnny e lui mi ha detto che non ha sentito alcuna differenza nei primi giri".

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"Mi sono goduto il weekend. Ho dimostrato di appartenere al paddock"


Che le belle performance di Portimao gli possano fruttare o meno la conferma, una volta che Davies avrà appeso il casco al chiodo, Baz è soddisfatto di quanto mostrato in queste due apparizioni nel paddock del Mondiale Superbike. Una piccola rivincita dopo le difficoltà incontrate la scorsa stagione, con la Yamaha R1 del Team GMT. Oltre che la possibilità di fare ciò che ogni pilota ama di più, ovvero divertirsi in sella.

"Abbiamo cambiato qualcosa sulla moto questo weekend, ma a volte è bello prendere le cose più alla leggera. Godersi ciò che stai facendo. Sono qui perché mi piace correre e il giorno in cui non lo apprezzerò più, mi ritirerò. Questo weekend me lo sono goduto, perché quando fai la stagione completa hai un sacco di aspettative e pressione. Io non avevo nulla da perdere e poi, sono due dei miei circuiti preferiti al Mondo. Portimao è uno dei più belli, insieme a Phillip Island. Mi sono divertito molto. Di sicuro, la chiave per andare veloci è divertirsi in sella" ha chiosato Loris.

Il gigante transalpino non vuole farsi illusioni, ma ha ammesso di aver ricevuto diversi messaggi dalla Ducati, in questo fine settimana.

"Un sacco. Per ringraziarmi e congratularsi con me. Da Paolo e da tutti i ragazzi qui - ha spiegato -. È stato bello. Ma non per la ragione per cui me l'avete chiesto. Sono felice che Ducati e GoEleven mi abbiano dato la possibilità di dimostrare che appartengo a questo paddock e, magari, farmi considerare un po' di più dalle persone, dopo le promesse dello scorso anno. Ora posso chiudere la stagione con un grosso sorriso e vedere cosa succederà in futuro. Ma le cose non sono cambiate molto, rispetto a ieri".

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