SBK Indonesia, Redding e il rinvio di Gara 1: “Dobbiamo pensare alla sicurezza”

SBK Indonesia, Redding e il rinvio di Gara 1: “Dobbiamo pensare alla sicurezza”© GPAgency

Il pilota del team ufficiale Ducati spiega perché quella presa dalla Race Direction era l'unica decisione possibile

20.11.2021 ( Aggiornata il 20.11.2021 13:29 )

Più che Scott Redding, ci ha pensato la pioggia a fare da ago della bilancia, nella sfidata iridata tra Razgatlioglu e Rea. Leader della terza e ultima sessione di prove, il britannico della Ducati non è riuscito a ripetersi nella Superpole, chiudendo a 25 millesimi dal secondo posto, occupato dal nordirlandese della Kawasaki.

"Avevo detto che oggi avrei spinto di più per fare il giro e l'ho dimostrato nelle FP3. Ho messo un'altra gomma nel finale per spingere un po' di più: ho fatto un bel giro e mi sono sentito molto bene in sella. Non perfetto, ma mi sono sentito bene. Ero pronto per correre" racconta Redding, prima di rivelare cosa è andato storto nella Superpole.

"In qualifica ho fatto un errore e ho rovinato tutto. Ho spinto troppo. Ho avuto troppa fretta, perché ho visto che la pioggia stava arrivando e ho pensato che dovessimo darci una smossa. Poi ho pensato che, se fossi uscito per primo, e nessuno mi avesse seguito, sarei dovuto rientrare per aspettare che gli altri uscissero e... se fosse arrivata la pioggia?! Ho incasinato tutto sul rettilineo di partenza. Sono arrivato troppo veloce in Curva 1, mi è si è sollevata la ruota posteriore, ho rimesso la prima marcia, perché ero andato largo. Ho continuato il giro cercando di rimediare all'errore, cercando di recuperare in staccata, ma ho sbagliato di nuovo. È un errore che avrei potuto fare 6-7 anni fa, non adesso, ma è colpa mia. Ero pronto a redimermi in gara, ma ha piovuto".

Redding: "Non conoscevamo le condizioni del tracciato"


Un violento acquazzone che si è abbattutto sul circuito di Mandalika, portando al rinvio a domani di Gara 1 e alla contestuale cancellazione della Superpole Race. Con un Mondiale ancora tutto da decidere, si poteva provare a correre nella giornata odierna?

"Ora potrei dire di sì, ma non sapevamo in quali condizioni fosse il tracciato - spiega Scott -. Già nel giro di ricognizione, con la pioggia caduta prima che arrivassimo in griglia di partenza, le gomme scivolavano molto nelle ultime curve e pensavo di non riuschire a raggiungere lo schieramento. Anche guidando in modo gentile, sentivi le gomme che spostavano l'acqua. Era difficile perché non pioveva moltro sul controrettilineo, ma qui sì". 

Per il ducatista, quella presa dalla Race Direction era l'unica decisione possibile.

"Dobbiamo pensare alla sicurezza. Avremmo potuto aspettare un'altra ora, ma poi sarebbe potuto calare il buio o il tracciato, magari, non sarebbe stato nelle giuste condizioni - chiosa Redding -. Non ne sarebbe valsa la pena. E fare tre gare domani sarebbe stato impossibile. Per noi, a livello fisico, sarebbe davvero difficile essere in grado di correre".

Il grande caldo dell'Indonesia non è uno scherzo. "Sono preoccupato per il livello di idratazione - aggiunge -. Ieri ho bevuto, ma non abbastanza e qui si suda molto. Si perdono molti liquidi, anche solo camminando per il paddock, e domani dovremo comunque affrontare due gare lunghe".

SBK Indonesia, Razgatlioglu: “Il rinvio di Gara 1? Buono per me, non per Rea”

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi