“Oggi potevamo salire sul podio, andiamo a casa con i dati per iniziare al meglio l’anno prossimo” dice il pilota veneto dopo la gara chiusa anzitempo, per via del contatto con l’olandese
Amareggiato ma non più di tanto, Axel Bassani nel post gara. Il pilota di Feltre, caduto dopo un contatto con Van Der Mark, è comunque soddisfatto della stagione disputata, la sua prima nel Mondiale Superbike. Con l’esperienza accumulata quest’anno, Axel potrà partire con il piede giusto la prossima stagione.
“Siamo contenti, sappiamo quello che abbiamo fatto e che potevamo fare. Ce la siamo giocati fino alla fine con Gerloff, leggermente meno privato rispetto a noi. Oggi potevamo giocarci benissimo il podio. Questo però non distrugge tutto il lavoro che abbiamo fatto fin qui e la crescita che abbiamo fatto, andiamo a casa con un bel po’ di dati e la motivazione giusta per iniziare l’anno prossimo” dice Bassani a fine weekend, dopo aver perso il titolo di miglior pilota indipendente.
Axel è comunque soddisfatto della sua stagione, nonostante Gara 2 sia finita anzitempo per via di un contatto con Van Der Mark nelle prime fasi di gara. “Stavo facendo dei bei primi giri - racconta il pilota di Feltre - mi sono toccato con Razgatlioglu un paio di volte in curva, ma è normale. In uscita Van Der Mark voleva passare, ha allargato per non lasciarmi spazio e mi ha buttato per terra. Sul bagnato appena ti tocchi in quella maniera lì è un attimo andare per terra”.
We've lost another one
— WorldSBK (@WorldSBK) November 21, 2021
Too many riders on too wet a track it seems for @axel47bassani ??#IDNWorldSBK pic.twitter.com/xQ383L7g52
Smaltita la delusione, il pilota veneto si proietta già alla prossima stagione: “Penso di poter migliorare in tutti gli aspetti. Adesso arriva l’inverno che fa bene perché ci si ferma ad analizzare tutto quello che si è fatto, dove poter migliorare e dove invece si è già a posto. Abbiamo una buona base e lo abbiamo dimostrato, nelle ultime gare eravamo sempre trai primi 4-5 a giocarcela. Manca ancora quel pochettino che è quello più difficile ma ci vuole tempo ed esperienza”.
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