SBK Indonesia, Redding: “Io e Rea volevamo dare spettacolo: lo abbiamo fatto”

SBK Indonesia, Redding: “Io e Rea volevamo dare spettacolo: lo abbiamo fatto”

"In Gara 1 ho sofferto l'usura delle gomme, sul bagnato ho pensato a divertirmi. Con Johnny ogni volta che uno passava l'altro sembrava di colpo più veloce. Complimenti al circuito per l'aderenza"

21.11.2021 ( Aggiornata il 21.11.2021 15:53 )

Scott Redding non è solito tirarsi indietro nelle gare in cui servono gli attributi, ed anche a Mandalika lo ha dimostrato. Dopo la terza piazza nell’asciutta Gara 1, infatti, il portacolori Ducati ha dato spettacolo sul bagnato di Gara 2, mancando la vittoria per pochi decimi dopo un duello all’ultimo ingresso con un altrettanto infuocato Rea.
 
“Volevo davvero correre perché i fan lo meritavano. Come tutti non avevo esperienza sul bagnato in questa pista - racconta Scott -, quindi ho solo pensato a come affrontare la prima curva e a divertirmi, senza essere conservativo. Volevo fare un po’ di show e Johnny lo stesso: ogni volta che uno passava l’altro di colpo sembrava più veloce e passava nuovamente, il che credo fosse dovuto al fatto ci adattavamo maggiormente alle condizioni giro dopo giro. Volevo regalare un’ultima vittoria a Ducati, non ci sono riuscito ma credo con la mia gara di aver ripagato i loro sforzi”.
 
Scott come detto non ha lesinato in termini di coraggio, pur restando consapevole della situazione al limite.
 
“Non importa il numero di giri, sono state due belle gare. In Gara 1 ho sofferto lievemente l'usura delle gomme, mentre nel corso di Gara 2 varie volte ho pensato che se la pioggia fosse anche solo leggermente aumentata ci saremmo dovuti fermare, ma per fortuna così non è stato. Lavilla ha fatto un ottimo lavoro: ha continuamente aspettato, controllato e parlato con i piloti, così appena abbiamo è stato possibile abbiamo corso”.

Redding: “L’asfalto di Mandalika ha davvero aderenza”


Parlando del tracciato in sé invece l’inglese riserva parole al miele per chi lo ha portato alla luce, mentre sull’asfalto vi sono pro e contro.
 
“Sia con il bagnato che con l’asciutto abbiamo avuto tanta aderenza, specie considerato che nessuno aveva dei settaggi per questa pista prima di venerdì. L’unico problema dell’asfalto riguarda il drenaggio, che infatti è stata la causa dei ritardi di oggi, ma occorre dire che tante persone hanno lavorato giorno e notte per rendere possibile questo round. A volte quando fai le cose di corsa commetti degli errori, quindi il problema del drenaggio ci può stare, specie pensando che sei mesi fa qui non vi era nulla”.
 
Ad ogni modo è tempo di bilanci, con Redding che pur consapevole di non aver lottato fino in fondo per il titolo si gode quanto raccolto.
 
“E’ stata una buona stagione, dove alcuni errori sia miei che del team ci sono costati la lotta per il titolo. Per vincere il titolo serve anche un pizzico di fortuna, che forse ci è mancato, specie ad inzio anno. Nella parte centrale della stagione ho cercato di tornare sui primi, ma non era facile. Sono felice della terza piazza in campionato”.
 
Dopo i bilanci si passa al futuro, che nel caso del numero 45 coincide con le lettere BMW.
 
“Dovrei provare la BMW a metà dicembre. Mettere la tuta nuova sarà speciale e vorrei farlo il prima possibile, per non passare l’inverno con tanti dubbi in testa. Voglio capire la situazione e dove dovremo migliore, per poi cercare di farlo. Van Der Mark? In pista è aggressivo ma fuori è una brava persona. Ovviamente cercherò di batterlo, come è normale che sia”.

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