SBK: i 5 top e flop della stagione 2021

SBK: i 5 top e flop della stagione 2021© GPAgency

Una delle annata più spettacolari della storia delle derivate di serie ha messo in luce alcuni piloti, oscurandone altri. Ecco chi ha brillato e chi no, nell'arco dei tredici round 

01.01.2022 ( Aggiornata il 01.01.2022 17:10 )

Si è detto già tante volte, ma ora che il 2021 sta per terminare è bene ricordarlo. La stagione della Superbike andata in archivio a novembre è senza dubbio stata una delle più emozionanti e vibranti degli ultimi vent’anni, con un duello titolato in grado di tenere tutti incollati agli schermi.
 
Il campionato ad ogni modo non ha vissuto solo della lotta tra Toprak Razgatlioglu e Jonathan Rea, bensì ha potuto contare su tanti altri protagonisti, alcuni in grado di confermarsi come Scott Redding, altri bravi a sorprendere come Axel Bassani, altri ancora autori di prestazioni sottotono. Facciamo dunque un ultimo viaggio tra i promossi ed i bocciati della stagione, prima di tuffarci nel 2022.

I TOP


Toprak Razgatlioglu

La sua presenza nei top era più scontata del sorgere del sole, ma di ragioni per inserirlo ve ne sono a bizzeffe. Interrompere un regno di campione come quello di Jonathan Rea non è cosa da tutti, farlo alla maniera del turco ancora meno. Nel corso della stagione Toprak ha vinto in tante maniere diverse, nascondendo qualche incertezza tecnica della Yamaha (Barcellona e Portimao su tutte) a suon di staccate da urlo e sorpassi da campione vero. E’ presto per dire cosa gli riserverà il futuro, ma la Superbike ha certamente trovato una stella.

Jonathan Rea

L’aver perso il titolo nel gran finale di Mandalika non può macchiare una stagione comunque favolosa, dove Johnny ha sfruttato ogni singola oncia del suo potenziale nel tentativo di vincere ancora. La Ninja ZX-10R aggiornata si è dimostrata un’alleata spesso insufficiente per Rea, che è stato comunque abilissimo nel raccogliere spesso il massimo, ma commettendo al contempo alcuni errori poi fatali, nonché segnali inequivocabili di quanto fosse al limite. Il titolo perso potrebbe essere nuova linfa per Rea, per presentarsi ai nastri di partenza del 2022 ancora più agguerrito.

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