Xavi Vierge: “Meglio lottare in SBK, che far numero altrove”

Xavi Vierge: “Meglio lottare in SBK, che far numero altrove”

Il giovane spagnolo affiancherà Lecuona nel team Factory Honda in quello che sarà il suo anno d'esordio tra le derivate di serie: “La potenza rispetto alla Moto2 è incredibile, dovrò lavorare molto durante l'anno”

14.01.2022 ( Aggiornata il 14.01.2022 18:36 )

Il 2022 si prospetta come l'anno di una vera e propria rivoluzione per il team ufficiale Honda HRC nel mondiale Superbike, visto che in sella alle CBR1000RR-R ci saranno due rookie provenienti dal paddock del Motomondiale come Iker Lecuona e Xavi Vierge. Quest'ultimo, in arrivo dalla Moto2, è ben consapevole dell'importante sfida che lo attende.  

Vierge: “La prima presa di contatto con la CBR è stata impressionante”


La prima presa di contatto con la Superbike, avvenuta lo scorso mese di dicembre a Jerez, è stata impressionante”, ha detto il 24enne di Barcellona. “Per me è stata la prima volta in un box ufficiale ed è tutto un altro mondo, vista la quantità di persone che lavorano nel team per darmi il massimo supporto possibile. Il primo approccio, tutto sommato è stato positivo anche se ovviamente dovrò prendere le misure con la moto e con la squadra”.

Arrivando dalla Moto2 e avendo guidato poche volte una supersportiva di grossa cilindrata, ciò che più mi ha impressionato della Honda e, in generale, della Superbike, è stata l'elettronica. Ero abituato ad aiuti elettronici decisamente marginali e, anzi, io ne usavo davvero poca per il mio stile di guida, ma qui è fondamentale viste le potenze in gioco”, prosegue Xavi.

“Ci saranno tanti piloti competitivi quest'anno”


Vierge è consapevole della grande sfida che lo attende, vista la grande competitività degli avversari: “Quest'anno il livello della Superbike sarà altissimo, specialmente perché saranno tanti i piloti in grado di lottare per le posizioni di vertice. Da Rea, Toprak e Locatelli, che secondo me sarà un pretendente al titolo, fino alle Ducati di Rinaldi e Bautista. Noi, comunque, ce la metteremo tutta per sviluppare la moto nei primi round e cercare di arrivare il più in alto possibile, a fine anno”.

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“Non sono andato in MotoGP, ma forse è meglio così”


Xavi ha poi ammesso che, all'inizio della scorsa stagione, sembrava avesse la possibilità di arrivare addirittura in MotoGP: “Dopo le prime gare del 2021, pensavo di poter passare in MotoGP quest'anno come pilota del team Petronas, ma qualche complicazione di troppo nella squadra, a livello di sponsor, mi ha poi costretto a guardarmi intorno e perciò alla fine su quella moto ci sarà Darryn Binder. Credo che questa grande opportunità in HRC sia comunque uno step importante per la mia carriera, visto che potrò essere protagonista in uno dei campionati più importanti al mondo. Meglio lottare qui, piuttosto che far numero altrove”.

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