SBK 2022: il leone ferito Jonathan Rea vuole la rivincita

SBK 2022: il leone ferito Jonathan Rea vuole la rivincita© GpAgency

La nuova stagione è alle porte: Razgatlioglu rimetterà in palio il titolo, ma tra gli elementi d'interesse ci saranno Bautista e gli italiani. Da seguire anche il "reset" della categoria Supersport 600

02.02.2022 ( Aggiornata il 02.02.2022 18:37 )

Rea e gli altri contendenti di Toprak


Una scelta graficamente affascinante, che spiega la nuova mentalità del turco, pronto a concedere la rivincita a Jonathan Rea. Soltanto la vittoria del primo iride può regalare tale cambio di passo a livello mentale, ma “Razga” non vuole perdere quelle caratteristiche che lo hanno reso imbattibile ossia istinto, sangue freddo e capacità di risultare inavvicinabile in frenata. Dall’altra parte del ring c’è il classico leone ferito, pronto a fare di tutto per riprendersi lo scettro: dopo sei anni di dominio, per la prima volta in Kawasaki Rea si trova a indossare i panni dello sfidante, consapevole di dover affrontare una situazione non facile.

L’annata 2021 avrebbe dovuto portare un innalzamento delle prestazioni della sua ZX-10R, rivista dal punto di vista aerodinamico e non soltanto, mentre in realtà Jonathan ha dovuto più volte fare i conti con una moto inferiore alla R1 del rivale. Questo non gli ha comunque impedito di lottare per il titolo fino all’ultimo round, e dunque Rea va considerato il principale antagonista. Se per i due uomini-copertina nulla o quasi cambierà nel 2022, altrove le novità non mancheranno.

Parliamo in primis di Scott Redding, fiore all’occhiello del nuovo progetto BMW: il primissimo contatto tra l’inglese e la versione stradale della M 1000R è andato in scena in dicembre a Valencia seguito dal primo vero test in sella alla Superbike all’Estoril, ma per capire il reale potenziale del nuovo binomio è ovviamente presto. Quel che è certo è che per avere velleità di vittoria, la BMW deve recuperare terreno nei confronti delle rivali, velleità che certamente non mancano a Redding, capitano del team affiancato dal confermato Michael Van der Mark.

E gli italiani? Dopo anni di siccità il 2021 ha visto splendere nuovamente i nostri colori grazie a Michael Ruben Rinaldi, Andrea Locatelli e Axel Bassani, chiamati a compiere un ulteriore salto di qualità nella stagione alle porte. Confermati nei rispettivi team, i tre potranno contare su una maggiore conoscenza del pacchetto a disposizione, e nel caso dei due ufficiali l’obiettivo non può che essere quello di vincere manche. Diverso il caso di Axel, che dopo aver sorpreso nell’anno da rookie, punterà a crescere ulteriormente.

Parlando di protagonisti possibili non si può escludere il nuovo duo Honda, che rappresenta il punto interrogativo più intrigante della stagione: Xavi Vierge e soprattutto Iker Lecuona sbarcano nel paddock delle derivate di serie con un pedigree interessante ma con uno “zero” alla casella vittorie nel Motomondiale, ma tanto dell’esito della loro stagione dipenderà dal potenziale della CBR1000 RR-R, rimasta orfana di Alvaro Bautista. Non ci siamo dimenticati di quest’ultimo, in grado di stravolgere i valori del campionato. In pochi hanno dimenticato l’incredibile filotto di successi di Alvaro nella prima parte della sua prima avventura con i colori Ducati-Aruba, nel 2019. Dunque è più che lecito aspettarsi grandi cose dallo spagnolo, tornato sulla Panigale V4 R.

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