SBK Assen, Razgatlioglu spiega la dinamica dell'incidente con Rea in Gara 2

"Siamo caduti per un suo errore" dice il turco, che spiega perché è convinto che la colpa dell'incidente sia da attribuire a Jonathan

24.04.2022 ( Aggiornata il 24.04.2022 21:37 )

Dopo quattro terzi posti e una seconda posizione ereditatata in Superpole Race, con la penalità inflitta a Bautista, di certo Toprak Razgatlioglu non si sarebbe aspettato di chiudere con uno zero il secondo Round della stagione. Un contatto con Rea in Gara 2 ha invece estromesso dalla corsa il Campione in carica, che non nasconde un leggero disappunto per come è finita la sua corsa.

"Ho provato a staccare forte in Curva 1, sono andato un pochino largo e, per non andare fuori pista, sono rientrato in traiettoria senza andare all'interno" racconta il turco a fine gara, spiegando la dinamica dell'incidente. "Credo che il piano di Johnny fosse quello di provare a passarmi, ma penso sia stato un errore perché non stava guardando verso di me e credo sia stata questa la ragione dell'incidente. Penso sia stato un incidente di gara, Johnny stava guardando la sua traiettoria e non la mia, ma io ero lì sul lato sinistro e ci siamo toccati".

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Toprak spiega perché è convinto che l'incidente sia colpa di Rea


Una visione dei fatti che non concorda pienamente con quella di Rea, secondo il quale doveva essere il turco a controllare la traiettoria del Cannibale, visto che era lui e non Toprak a trovarsi all'interno.

"Penso debba riguardarsi l'incidente dalla mia telecamera, non dalla sua, perché io ero davanti. Non potevo vederlo. Sono andato un pochino largo, ho chiuso il gas e guardato dietro. Penso debba controllare. Lui non mi stava guardando - ribatte Toprak -. Dopo l'incidente non ci siamo parlati. Non ci siamo detti niente, perché lui lo sa e lo so anch'io. La mia camera mostra che sono rimasto in traiettoria. È andata così. Anche se si è trattato di un incidente di gara, penso di aver visto il video dieci volte, per capire se si è trattato di un errore mio o suo. Siamo caduti insieme per un suo errore: lui doveva guardare verso di me, perché non sono andato fuori pista. Sono andato un filo largo, perché ho tentato di bloccare la moto per aprire prima il gas e avere una migliore uscita di curva, ma siamo caduti perché non stava guardando a sinistra".

"L'anno scorso lottavamo, ma c'era rispetto. Tutti possono commettere degli errori, ma io ero davanti. La dinamica dev'essere chiara a Bautista, lui ha visto tutto - prosegue Razgatlioglu -. Dopo l'incidente ero molto preoccupato per lui, perché sapevo che stava arrivando. Siamo stati fortunati perché ci siamo toccati in rettilineo e non in curva".

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Nonostante l'epilogo di Gara 2, il pilota Yamaha può comunque dirsi abbastanza contento della sua domenica, pur non avendo ancora il passo per puntare al successo.

"In Superpole Race le abbiamo provate tutte, ma la gomma posteriore è calata e nelle Curve 10 e 11 non avevo abbastanza velocità per lottare e ho chiuso terzo - spiega il turco -. Sono comunque soddisfatto per la Gara Sprint, perché la moto andava bene e avevo un buon feeling. Anche l'anno scorso non ero stato forte qui e ad Aragon. Siamo migliorati in ogni gara e anche in questa, solo non abbastanza per puntare alla vittoria".

"Ora però sono preoccupato, perché sia l'anno scorso che quest'anno qui sono rimasto coinvolto in un incidente in Gara 2. L'anno prossimo sarà meglio che non la corra!" scherza Toprak, che spera di rifarsi già del prossimo Round. "L'Estoril mi piace, spero continueremo a migliorare anche lì".

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