SBK Misano, Bautista: “Tornare alla moto del test è stata la mia salvezza”

Alvaro Bautista è arrivato a Misano con il titolo da pilota da battere, ed almeno al termine del venerdì ha mantenuto le premesse. Lo spagnolo infatti ha chiuso davanti a tutti, nonostante un inizio di giornata non particolarmente brillante. “Questa mattina ho un po’ faticato – spiega Alvaro – dato le condizioni non erano ottime, e soprattutto non ho subito ritrovato le ottime sensazioni del test. Da quest’ultimo a oggi abbiamo cambiato alcune parti, ma in vista della FP2 abbiamo deciso di ricreare esattamente la moto del test, ed il miglioramento è stato evidente”.
 
Cosa hai cambiato dai test ad oggi sulla moto?

“Nel test di Barcellona (successivo a quello di Misano ndr) abbiamo provato delle rigidezze diverse sulla forcella anteriore, che nelle condizioni di quelle giornate hanno lavorato bene, così le abbiamo mantenute per tutte le gare disputate sinora. Qui però siamo tornati alle rigidezze del test di Misano, e le cose sono subito tornate a posto”.
 
Hai provato le due nuove specifiche della SCX?
 
“Sì, e non ho trovato differenze enormi rispetto alla SCX base. Vi sono dei vantaggi, ad esempio sotto il profilo della stabilità, ma la performance e l’aderenza è molto simile”.

Bautista: “Essere piccoli non porta vantaggio come pensano tutti”

Rea ha spiegato di non essere molto felice di avere così tante gomme diverse, non avendo abbastanza tempo. Sei d’accordo?
 
“Sono d’accordo, dato che non c’è né abbastanza tempo né una quantità sufficiente di pneumatici per provare nel modo giusto una specifica. In queste condizioni devi fare una scommessa, puntando su quella che ti convince di più”.
 
Come valuti il tuo passo?
 
“Nel pomeriggio ho fatto tanti giri sull’1’34 basso, ma non ho lavorato propriamente sul passo, concentrandomi piuttosto sulla performance della gomma, per capire quale specifica utilizzare domani. Non sono comunque preoccupato, dato che mi sento molto bene in sella”.
 
Rea ha detto che non sarà facile passare tu e le altre Ducati qui a Misano. Che ne pensi?

“Non sono d’accordo, dato che i nostri passi sono molto simili: anche Razgatlioglu e Rinaldi sono molto veloci, anche se Michael forse ha qualcosa in meno. Non penso che Johnny avrà più problemi del solito a passare”.
 
Dall’Igna ha detto che il tuo segreto in sella alla Panigale è guidare come Pedrosa sulle due tempi. Sei d’accordo?

“Sono mondi diversi. Con la mia corporatura devo puntare sul rialzare presto la moto, cercando di nascondere degli svantaggi: in uscita ad esempio fatico a dare la giusta direzione all’anteriore, dato che fatico a caricare l’anteriore. Nel complesso è divertente sentire che i piloti piccoli sono avvantaggiati, perché non è così. Ho tanti svantaggi, che piloti più grandi non posso capire”.

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