Le derivate di serie sono tornate sul tracciato Santamonica, che negli anni ha visto duelli epici, vittorie incredibili ed episodi rocamboleschi

SBK: quanti ricordi indelebili a Misano!

<p>Che si girasse in senso orario o antiorario, Misano negli anni ha regalato sempre delle gare spettacolari e talvolta con finali imprevisti (esempio Sykes nel 2017 dopo il contatto Rea-Davies) che hanno mandato in visibilio i tifosi. L’edizione 2022 del Pirelli Emilia-Romagna Round in programma questo fine settimana promette di non essere da meno delle precedenti, con i tre fenomeni <strong>Bautista, Rea e Razgatlioglu</strong> pronti a regalare ulteriore spettacolo.</p>

<p>Vediamo quindi gli episodi del passato, più alcuni ricordi bonus che sono scritti nell’album del tracciato sulla Riviera Romagnola</p>

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<h2>Testa a testa in casa, parte 1: Fogarty vs Corser, 1999</h2>

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<p>Gara 1 del round del 1999 è affare tra i due piloti del team ufficiale Ducati, Carl Fogarty e Troy Corser. All’ultimo giro della gara Foggy è in testa con Corser che le prova tutte per togliere la vittoria al suo compagno di squadra. L’australiano ci prova all’esterno al Tramonto senza però riuscirci. Fogarty si mette sulla difensiva nell’ultimo tratto del giro finale e chiude davanti all’australiano.</p>

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<h2>A Noale si fa festa: Troy Corser, 2000</h2>

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<p>Nel 2000 Troy Corser cambia marca restando però in Italia ma spostandosi da Borgo Panigale a Noale: l’australiano è un nuovo pilota Aprilia per il 2000 e le successive stagioni. Il round di Misano per Aprilia è trionfale: doppietta</p>

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<h2>Testa a testa in casa, parte 2: Bayliss vs Bostrom, 2001</h2>

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<p>Come due anni prima, sono ancora due Ducati a contendersi le due manche del round di Misano: le factory di Bayliss e di Bostrom, quest’ultimo nel team L&M. Bostrom è in testa ma a tre giri dalla fine Bayliss prova l’attacco al Tramonto finendo lungo. Il pubblico impazzisce per questo duello. Bayliss passa in testa all’ultimo giro, Bostrom ci prova all’ultima chicane ma è l’australiano a chiudere gara-1 al comando. Bostrom dal canto suo si rifà vincendo Gara 2</p>

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<h2>La doppietta di Xaus, 2003</h2>

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<p>Lo spagnolo, in sella alla Ducati 999F03 ufficiale, sbanca il round di Misano grazie ad una straordinaria Gara 1 partendo dalla dodicesima casella e ripetendosi nella seconda gara.</p>

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<h2>L’ultima di Chili, 2004</h2>

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<p>Quale modo migliore per vincere l’ultima gara in carriera se non facendolo sulla pista di casa? Questo ha fatto la “Tigre di Bologna”, al secolo Pierfrancesco Chili nel round del 2004. Dopo aver iniziato la stagione con la 999, il bolognese è ritornato con la 998 e con quella moto ha centrato l’ultima vittoria della sua straordinaria carriera. Come? In grande stile, rimontando gli 11” che lo separavano da Laconi con la pista che andava via via asciugandosi e sorpassando il francese al Tramonto all’ultimo giro.</p>

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<h2>La prima vittoria non si scorda mai: Jonathan Rea, 2009</h2>

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<p>Debutto a fine 2008 e prima vittoria già nel 2009 per il nordirlandese di Honda, davanti alle due velocissime 1098F09 di Fabrizio ed Haga, entrambi in lotta per il titolo con il rookie texano Ben Spies, poi campione a fine stagione. L’attacco vincente di Rea su Fabrizio arriva alla prima chicane dell’ultimo giro.</p>

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<h2>Colpi di scena a non finire: Sykes e Melandri, 2017</h2>

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<p>Che round pazzesco quello del 2017. In Gara 1 sono quattro i piloti a contendersi la vittoria ed il podio: Van Der Mark, Rea, Davies e Melandri. L’olandese di Yamaha vola via a sette giri dalla fine tradito dalla gomma posteriore. A tre giri dalla fine Davies e Melandri si portano in testa alla gara con Rea scivolato in terza posizione. All’ultimo giro succede di tutto: Melandri scivola alla curva 4 mentre era ormai certo del podio, alla seconda curva del Carro Davies scivola e viene investito da Rea che cade a sua volta. A vincere incredibilmente è Sykes con Loews secondo e Rea terzo, riuscito poi a ripartire. Davies invece esce con le ossa rotte in tutti i sensi: frattura delle vertebre toraciche e addio sogni di gloria. Nella seconda gara è invece Melandri a centrare il primo successo con la Ducati davanti ad una folla in visibilio</p>

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<h2>Testa a testa in casa, parte 3: Rea vs Razgatlioglu, 2019</h2>

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<p>Prima che la 8h di Suzuka dello stesso anno li separasse (il turco dopo quella gara firmerà per Yamaha), i due alfieri Kawasaki se le sono date di santa ragione in alcune gare. Misano è stata una di queste. Gara 2: Razgatlioglu è in testa fino ai quattro giri dalla fine quando iniziano a darsi battaglia per la testa della gara. Il turco ritenta l’attacco alla Quercia all’ultimo giro ma finisce lungo permettendo a Rea di ripassare davanti e chiudere per primo la gara.</p>

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<h2>Un 21 davanti a tutti: Michael Rinaldi, Misano 2021</h2>

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<p>Le vittorie italiane a Misano si contano sulle dita di una mano (Falappa 93, Lucchiari 95, Chili 2004, Melandri 2017). Rinaldi nello stesso weekend vince sia Gara 1 che la Superpole Race e riporta il numero 21 al successo a Misano dopo 14 anni (la doppietta di Bayliss nel 2007)</p>

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<h2>Menzioni d’onore</h2>

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<p>Nel biennio 1993-1994 Giancarlo Falappa vince tre gare di fila a Misano, l’ultima proprio nel 1994 prima del secondo grave incidente che pone fine alla sua carriera. Nel 1995 Mauro Lucchiari centra le uniche due vittorie in carriera proprio a Misano mentre nel 2006 Andrew Pitt firma quella che è la sua unica vittoria in Superbike.</p>

<p>Le derivate di serie sono tornate sul tracciato Santamonica, che negli anni ha visto duelli epici, vittorie incredibili ed episodi rocamboleschi</p>
