SBK Misano, Rea: “Toprak non è fuori dalla lotta mondiale, il 2019 insegna”

SBK Misano, Rea: “Toprak non è fuori dalla lotta mondiale, il 2019 insegna”© GPAgency

Il nordirlandese sicuro: "E' un lottatore. Oggi non posso darmi grandi colpe, sono andato vicino alla vittoria"

11.06.2022 17:16

Fino a pochi giri dalla fine Jonathan Rea ha cullato il sogno di un nuovo successo a Misano, poi la realtà e Bautista hanno però preso il sopravvento, con il nordirlandese costretto ad accontentarsi della seconda piazza. “Sono partito bene - apre Rea - e nel complesso ad inizio gara mi sono sentito più forte degli altri, così ho preso la testa facendo il mio ritmo. Alvaro poi mi ha passato al curvone, il che un po’ mi ha scioccato: ho impiegato qualche curva per tornare concentrato, cercando poi di gestire le gomme leggermente di più. Non posso imputarmi particolari colpe, credo che Bautista abbia fatto un paio di cose meglio di me. Ovviamente sono un po’ frustrato per non aver vinto, dato che ci siamo andati vicini”.
 
Ti sei accorto durante la gara dell’uscita di scena di Toprak?

“L’ho capito dalle segnalazioni, poi ho saputo che ha avuto un problema. Sono contento che stia bene, ma immagino sia stato brutto da vivere”.

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Toprak è ora a 77 punti da Bautista. Si può giudicare fuori dalla lotta per il mondiale o è troppo presto?

“E’ troppo presto, basta pensare a quanto accaduto nel 2019. Ci sono davvero tante gare e tutto può accadere: potete considerare Razgatlioglu fuori ma c’è ancora tanto da fare, è un lottatore ed arriveranno piste in cui potrà vincere. Certamente è strano vederlo meno brillante dell’anno scorso, forse hanno cambiato qualcosa nella moto che non ha funzionato, ma ha il potenziale per tornare ai livelli che conosciamo. Io devo pensare a me stesso, minimizzando il numero di errori”.
 
Le altre Kawasaki faticano ad essere veloci come te. La cosa può rappresentare un problema per te?

“A volte non è una cosa positiva avere un compagno molto forte con cui battagliare, come ad esempio è successo a me quando ho condiviso il box con Sykes. Lowes è arrivato in anni difficili causa Covid, e l’anno scorso è stato bersagliato dagli infortuni. Ha ampi margini di miglioramento, per sfruttare il suo potenziale. Purtroppo i team satellite Kawasaki non sono al livello di quelli Ducati, ma io devo pensare solo a migliorare la moto, cosa non facile in un campionato del genere”.
 
Hai idee su come migliorare in vista di domani?
“Per certo mi servirebbe più potenza, per prendere meno rischi nelle curve ed avere una velocità di punta più alta: per il resto i ragazzi nel box hanno fatto un grande lavoro. Non ho ancora provato l’altro soluzione di sviluppo della SCX, che hanno usato entrambi i piloti Ducati e che quindi potremmo provare, anche se domattina le temperature saranno diverse. Possiamo fare delle modifiche nell’elettronica, dato che a fine gara ho fatto un po’ a fatica ad andare alla corda nelle curve”.

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