Carlos parla dello spagnolo leader di classifica: "Johnny e Toprak non immaginavano un Alvaro così competitivo. Lo spagnolo ha imparato dal 2019, e la sua Ducati è più competitiva rispetto a tre anni fa"
Carlos Checa, ossia, l'ultimo pilota ad aver regalato a Ducati il titolo SBK dedicato ai piloti stessi. Lo spagnolo ci riuscì nella stagione iridata 2011, vestendo i colori Althea. Oggi ritiratosi dalle corse, ma comunque spesso nell'ambiente e assolutamente competente, si è espresso così ai microfoni del sito ufficiale del campionato: "Quando un pilota è capace di viaggiare così forte con una moto - le sue parole - come fatto da Bautista nel 2019, è probabile che vada forte quando torni sulla stessa moto. Alvaro è super coinvolto con Panigale V4 R
El toro ha notato un dettaglio importante: "Lui sembra molto sicuro di se stesso ed è in grado di portare la V4 R a limiti non raggiunti dagli avversari. Jonathan e Toprak sapevano che Alvaro sarebbe stato competitivo ma probabilmente non così tanto competitivo. Penso che quest’anno la Ducati sia ancora più competitiva rispetto a quella che Alvaro aveva nella sua prima annata. Si tratta di una combinazione vincente. L’inizio della stagione è stato fantastico, sia per Alvaro che per il team Aruba".
Cosa fa di speciale il numero 19 sino a battere spesso e volentieri i rivali. Secondo il cinquantenne catalano, niente di poi così strano: "Il lavoro è sempre lo stesso, provi le gomme, trovi i limiti in frenata, tenti di curvare meglio e ad accelerare più forte. Ora Alvaro ha una Ducati, è una moto che accelera molto bene e ha un’ottima velocità di punta. Lui è piccolo e riesce ad accelerare molto rapidamente. Si tratta di un insieme di sensazioni che conferiscono a chi sta in sella ulteriore confidenza per riuscire a spingere un po’ di più, per girare e accelerare. Ciò che fa meglio Alvaro con la Panigale V4 R".
Carlos torna sul 2019, anno da rookie per Bautista, illusorio per un titolo che sembrava ormai vinto: "Penso che Alvaro sia decisamente consapevole di cosa gli è successo nella sua prima stagione in SBK. Ha imparato molto bene la lezione, lui e il team non commetteranno lo stesso errore. Credo che faranno qualsiasi cosa necessaria per rafforzare la loro unione, lavorando con maggiore calma e assicurandosi la continuità. E' chiaro che sono fatti per stare insieme. Guardare troppo oltre non serve”.
Checa mette in allarme il connazionale, spiegando che tutto potrebbe accadere: "Questi due terzi di campionato che mancano alla fine saranno intensi e tutto può succedere. Nel mondiale SBK in ogni Round ci sono tanti punti in palio e se hai un weekend negativo puoi veder sfumare il tuo vantaggio”.
Attenzione a colui che, con il numero 7, ha fatto appassionare i tifosi anche nel paddock dei prototipi: "Con l’arrivo di Toprak in Yamaha, il campionato è diventato parecchio più ombattuto. Infatti il turco è riuscito a battere Rea, che era il grande dominatore delle derivate di serie"
Il dominio del nordirlandese con la Kawasaki poco è piaciuto a Carlos: "Quel periodo per tanti anni mi aveva fatto perdere un po’ di emozioni. Ora, invece, Jonathan deve fare il massimo per riuscire a vincere di nuovo. La cosa bella è che anche Alvaro con Ducati si trovi al vertice. Ora ci sono tre piloti con tre marchi diversi. Penso che questo è ciò di cui la SBK avesse bisogno: ora il mondiale è più vivo e interessante che mai".
Ed ecco la bomba riferita al titolo: "Abbiamo tre ottimi piloti che in ogni gara stanno su un livello simile e in lotta tra loro per dei risultati d'eccellenza. Il campionato ha appeal. Mi piace guardarlo, ci sono state delle gare davvero belle. È chiaro che tutti stanno andando al limite. Penso sia uno dei campionati più belli degli ultimi anni grazie all’equità presente tra questi tre piloti. Rea, Razgatlioglu e Bautista potrebbero correre perfettamente in MotoGP".
Link copiato