SBK, Redding: “Dopo Aragon avevo messo in discussione la scelta della BMW”

SBK, Redding: “Dopo Aragon avevo messo in discussione la scelta della BMW”

Scott gioisce dopo il podio conquistato a Donington: "Abbiamo fatto un passo avanti, è evidente, e sento che lo confermeremo a Most"

17.07.2022 ( Aggiornata il 17.07.2022 20:03 )

Rideva sotto ai baffi Scott Redding dopo il terzo posto conquistato nella Superpole Race di questa domenica a Donington, che ha regalato al britannico il primo podio con i colori della BMW, proprio sulla sua pista di casa.

"Ero felice, ma ho dovuto lottare per raggiungerlo. È bello esserci arrivato. So che non si trattava di una gara lunga, ma è un passo avanti. Per me ciò che conta è essere entrato nella Top 3. È una buona cosa per l'ambiente, e per la nostra squadra, aver fatto questo progresso in gara. È davvero bello" ha raccontato Scott a fine giornata.

Un risultato dal sapore ancora più dolce perché non è figlio di circostanze fortuite, ma dei progressi che continuano a compiere il pilota e la squadra. "È ciò che ho detto anche al team: quello di questo fine settimana è stato un risultato pulito. Niente incidenti - Alvaro è caduto in Gara 1 -, niente condizioni miste, niente di tutto questo - ha sottolineato il #45 -. Anche se l'ho ottenuto al sabato, mi piace pensare che ho conquistato un podio quando tutti erano a posto. Nella Superpole Race erano tutti in forma, sono stato messo alla prova nel finale e sono molto felice che mancasse un giro quando ho iniziato a battagliare un po'. È stato bello. Un po' un sollievo, ma anche una motivazione in più: mi ha dato più fame".

Redding: "Ci stiamo avvicinando"


Mai domo, infatti, l'alfiere del team BMW ha provato a ripetersi subito nell'ultima gara del weekend, dovendo però arrendersi negli ultimi giri alla Ducati di Rinaldi, che gli ha soffiato il quarto posto finale.

"Anche in Gara 2 sono rimasto lì per la prima metà della corsa. Ho pensato 'possiamo farcela, ci stiamo avvicinando' - ha raccontato Scott -. Non possiamo mollare il gas. Dobbiamo tenere giù il piede e continuare a lavorare. Dal canto mio, lavorerò ancora di più intensamente, perché siamo quasi arrivati e voglio riprovarci in altre condizioni e su altri circuiti".

"In Gara 2 faceva piuttosto caldo. Ho faticato all'anteriore, come Alvaro, ma sono riuscito a gestirlo, perché quando la moto mi dà buone sensazioni posso adattarmi alla situazione. Rispetto alla gara di sabato, siamo anche migliorati nella gestione delle gomme. Non va ancora bene, ma me la cavo molto meglio. Abbiamo capito la direzione in cui dobbiamo andare, quindi, in generale, sono molto felice di questo weekend" ha continuato Redding, parlando anche delle difficoltà incontrate a inizio gara.

"Quando sono entrato in Curva 1 ho perso l'anteriore e ho pensato di aver sbagliato la scelta delle gomme, perché non ne avevo parlato molto con i miei ragazzi, che erano piuttosto occupati questo weekend, e sono partito con le stesse di ieri - ha aggiunto Scott -. Alvaro è andato via e mi sono detto che dovevo provare a spingere, perché non avevo nulla da perdere, che funzionassero o meno. Da lì è andata un po' meglio, quindi credo che fosse a causa della pista un po' sporca, o unta, nei primi giri".

"Farò il possibile per non fare passi indietro"


Primo banco di prova sarà il fine settimana a Most, dove, tra due settimane, Redding e la squadra avranno modo di capire quanto ha influito il fattore circuito sulla bontà dei loro progressi. "Assolutamente, ma non credo faremo dei passi indietro. Siamo stati troppo consistenti questo weekend - ha chiosato il britannico -. In condizioni differenti, quando quelli davanti abbassavano il passo, anche noi riuscivamo ad andare più veloci. Non li abbiamo ancora raggiunti, ma li stiamo inseguendo. (Most ndr.) È una pista che mi piace, sarà un buon test. Ho detto ai ragazzi che credo che abbiamo fatto un passo avanti, è evidente, me lo sento, e penso che lo confermeremo a Most. È possibile che faticheremo un po' di più, magari, ma non torneremo indietro. Farò il possibile perché non succeda".

Un weekend, quello vissuto a Donington, che non è servito soltanto a dare morale a Redding, ma anche a distendere gli animi all'interno del box BMW, dove si inizia a lavorare in un clima più sereno. 

"Ad essere onesto, dopo Aragon è stato difficile - ha ammesso il 29enne -. Ho messo pesantemente in discussione la mia scelta, ma era 'o la va, o la spacca': o lotti per farla funzionare, o chiudi la baracca e tra due anni te ne torni a casa. Dentro di me volevo lottare e ora stiamo facendo dei progressi. Stiamo capendo e mettendo tutto insieme. Non so se prima i ragazzi lavoravano nel modo in cui lavoro io, ma io voglio vincere e se non vinco gli metto un sacco di pressione, perché io sono venuto qui per vincere. Ora tutti sono felici perché abbiamo fatto un bel miglioramento e i risultati stanno arrivando. Adesso sono tutti un po' più rilassati e possiamo lavorare in un ambiente più calmo, per fare altri progressi, come squadra. Devo ringraziare la BMW, perché ha spinto per avere nuove componenti e ora stiamo migliorando. Io sono onesto con loro e loro sono onesti con me. Ora vedremo come andrà il resto della stagione".

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