SBK Magny Cours, Rea: "Ho toccato il cordolo con l'anteriore e sono caduto"

Gara 1 di Jonathan Rea è – realmente – durata solamente due giri. O meglio uno e tre quarti, dato che all’ultima curva del secondo giro il nordirlandese è finito a terra all’ultima esse, dovendo dire addio ai sogni di gloria. Johnny non ha ad ogni modo detto addio alla corsa, tornando in pista ed inserendosi – da doppiato – nel gruppo in lotta per la top ten, un qualcosa che una settimana fa era costato a Sergio Garcia – in Moto3 a Misano – la bandiera nera.
 
“C’è poco da dire riguardo ad oggi. Ho toccato leggermente il cordolo – spiega Rea - con un sensore posto sull’anteriore, e sono finito a terra, come successo ad Haslam qualche anno fa. Dopo la caduta la moto era abbastanza danneggiata, in primis al manubrio: ho cercato di sistemarla, riuscendo almeno a finire la gara. Devo dire grazie al mio team, che mi ha incoraggiato dal muretto in ogni giro. Ad ogni modo giornata frustrante”.

Rea: "Avevo un passo simile a quello di Bautista"

Hai saputo nel corso della gara che Razgatlioglu era caduto?
 
“Ho visto qualcosa sui maxischermi, dato che prima l’ho visto in testa e poi in una parte strana della pista. Non mi è stato segnalato dal team”.
 
In Superpole tu e Toprak vi siete equivalsi. Che ne pensi?
 
“E’ stato bello fare lo stesso tempo, ed anche conquistare la pole grazie al secondo crono più veloce. E’ stato un bel modo di iniziare la giornata: devo essere positivo, anche se non ho preso punti”.
 
Domani avrai subito due occasioni per rifarti.
 
“Vero, ed il mio ritmo oggi è stato buono, nonostante i danni alla moto, quindi posso ben sperare. Penso che avessi un passo simile a quello di Alvaro e Toprak”.  

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