SBK, Bautista: "Uno dei miei weekend migliori, gli ultimi 2 anni mi hanno fortificato"

SBK, Bautista: "Uno dei miei weekend migliori, gli ultimi 2 anni mi hanno fortificato"© GPAgency

Alvaro spiega: "Non mi riesce difficile non pensare al titolo dopo un biennio così complicato. Weekend emozionate, ma niente lacrime"

26.09.2022 ( Aggiornata il 26.09.2022 12:53 )

Guidare il gruppo in ogni singolo giro di tutte le gare di un weekend non è un qualcosa che possono dire di aver fatto in molti, ma da ieri pomeriggio Alvaro Bautista è entrato nel novero dei pochi autorizzati a farlo. Lo spagnolo a Barcellona è stato semplicemente perfetto, dominando tutte e tre le gare in programma, e mettendo di conseguenza a segno una tripletta da ricordare.

“Tre anni fa ho vissuto tanti weekend simili a questo – il commento del pilota Aruba Ducati – tra i quali ricordo con piacere quello di Buriram, dove ho concluso davanti tutte le sessioni. Questo weekend ad ogni modo è speciale, dato che fare tripletta non è facile quest’anno, e farlo a casa rende tutto più speciale. Dopo Magny – Cours ho fatto un reset, e tutto è andato bene: diciamo che questo fine settimana posso metterlo tra i più belli della mia carriera”.
 
Ti sei emozionato in qualche momento?
 
“Vincere è sempre bello, ma farlo a casa ha un sapore speciale, considerato tra l’altro che l’anno scorso i tifosi non sono potuti venire. Lacrime? I tempi stretti tra le varie cose un po’ ti impediscono di farlo (ride ndr), ma certamente è stato tutto molto emozionante”.

Bautista: "Aver raccolto il massimo mi rende orgoglioso"

Qual è stato il segreto del dominio di domenica?
 
“Prima della Superpole Race abbiamo fatto una modifica di assetto, per usare tutto il potenziale delle gomme, e ha funzionato. In Gara 2 ho mantenuto il piano di Gara 1, ossia partire bene per rimanere impanato nel gruppo, per poi gestire il mio potenziale e prendere margine. Sulla carta questa pista era una delle migliori per Ducati, e dunque l’aver raccolto il massimo dei punti mi rende molto orgoglioso”.
 
Finora escludendo le cadute non hai fatto peggio del quarto posto. Qual è il segreto?
 
“E’ una combinazione di fattori, ho cambiato in generale il modo di approcciarmi a molte cose. Tre anni fa non avevo esperienza, andando forte senza sapere perché, e quando ho iniziato a cadere non avevo nuovamente le risposte. Ora so come arrivare al limite senza superarlo: dal punto di vista mentale cerco di non pensare al titolo, ed in questo senso le difficoltà degli ultimi due anni mi aiutano a farlo. Ora mi preparo non a vincere, ma a godermi il più possibile la moto. Forse è strano e dovuto alla mia età, ma voglio divertirmi (ride ndr)”.
 
Il tuo compagno di marca Bagnaia ha sbagliato a Motegi. Che ne pensi?
 
“Non ho visto tutta la gara, ma ci ha provato. Forse se tornasse indietro preferirebbe perdere un punto (ride ndr). Ducati credo sia forte in entrambi i campionati, e può vincerli entrambi”.
 
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