SBK, Gardner più Aegerter: il 2023 può essere l'anno del team GRT

SBK, Gardner più Aegerter: il 2023 può essere l'anno del team GRT© Luca Gorini - Yamaha

Mai dal suo approdo in categoria il team italiano aveva avuto una line up così talentuosa. Servirà gestione, ma si può sognare in grande 

29.09.2022 ( Aggiornata il 29.09.2022 16:36 )

La stagione 2022 deve ancora terminare, ed il mondiale deve ancora essere assegnato, ma l’odierno annuncio dell’approdo di Dominique Aegerter nel team GRT non può portare la mente di tutti a compiere un piccolo salto nel 2023, che si preannuncia a dir poco elettrizzante.
 
Per tanti, ma specialmente per il team GRT, che si presenterà ai nastri di partenza con quella che è certamente la miglior line up mai avuta dal 2019, anno dello sbarco in classe regina. Nel giro di poche settimane infatti il patron Filippo Conti ha potuto annunciare prima Remy Gardner, campione in carica della Moto2, poi il già citato Aegerter, campione in carica della Superport. Insomma, talento da vendere.

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Andando in ordine cronologico per quanto riguarda gli annunci, il primo nome da prendere in esame è quello dell’australiano, che certamente ha incamerato in questi mesi tanta voglia di rivalsa. Gli sforzi per vincere il titolo in Moto2 l’anno scorso – sconfiggendo l’attuale compagno Raul Fernandez – gli hanno infatti sì aperto le porte della MotoGP, ma in una struttura – il team Tech3 – che forse non ha mai creduto particolarmente in lui, tanto da tacciarlo di poca professionalità e non considerarlo minimamente in ottica 2023.
 
Da qui la scelta di cambiare paddock, seppur con un pizzico di rammarico. “Non credo di aver dimostrato tutto il mio potenziale qui” le parole di Remy ad Aragon, nei giorni successivi all’annuncio del cambio di campionato, ma ora c’è una nuova avventura da affrontare. Occorre ad ogni modo sottolineare una cosa: nella sua carriera il figlio d’arte non ha mai brillato in una nuova categoria immediatamente, ha sempre necessitato di tempo e spazio, cosa che potrebbe ripetersi tra le derivate. Il suo talento ad ogni modo è fuori discussione, tanto che un posto in top five a fine campionato potrebbe essere un obiettivo più che realistico.

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Dall’altra parte del box Conti ed il direttore tecnico Mirko Giansanti potranno contare su un pilota letteralmente rinato nelle ultime stagioni, ossia Aegerter. Una volta lasciata la Moto2 infatti la sabbia nella sua clessidra sembrava agli sgoccioli, invece lo svizzero ha usato l’approdo in Supersport come un vero e proprio trampolino, mettendo in mostra una velocità forse mai dimostrata prima.
 
Tra i tanti meriti dell’Aegerter edizione 2021/2022 c’è quello di essere riuscito ad essere contemporaneamente velocissimo sia con la R6 che con l’Energica in MotoE, tanto da aver già messo in bacheca il titolo MotoE 2022, posto al fianco di quello Supersport 2021, che potrebbe essere raggiunto presto da quello 2022. Insomma, un pilota che ha dimostrato una tale capacità di adattamento a moto diverse difficilmente potrebbe fare fatica ad adattarsi alla R1, il che non può che far ben sperare tutto l’universo GRT (e Yamaha).
 
Si preannuncia dunque un 2023 da ricordare per il team ternano, che dovrà però essere pronto a gestire un paio di possibili grattacapi, derivanti dal fatto di avere due primedonne nello stesso box. Ad esempio: chi sarà il capitano della spedizione? L’ex MotoGP o il campione – forse bi – della Supersport? Staremo a vedere.

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