SBK, il direttore tecnico Smart: ecco come funzioneranno le super concessioni

SBK, il direttore tecnico Smart: ecco come funzioneranno le super concessioni© WorldSBK

"In ogni gara verrà preso in esame il 75% dei giri più veloci dei primi tre classificati. Vogliamo facilitare l'ingresso di nuove case"

21.10.2022 ( Aggiornata il 21.10.2022 22:08 )

L’azione in Argentina è ufficialmente iniziata per quanto riguarda la Superbike, ma a tenere banco sono anche temi extra pista. In primis l’introduzione delle nuove super concessioni, le quali potranno essere concesse ogni tre round in base ad un nuovo sistema di attribuzione dei punti. La curiosità ovviamente non manca, tanto che a dipanare alcuni dubbi ci ha pensato Scott Smart, direttore tecnico del campionato Superbike.
 
"Siamo arrivati al punto in cui i motori funzionano in modo ragionevolmente simile – ha spiegato Smart ai microfoni del sito ufficiale SBK – così ora la più grande restrizione per alcuni dei costruttori sta nel telaio, i quali vengono sviluppati in base a quali pneumatici la moto da strada deve utilizzare. In Superbike gli assetti delle moto vengono realizzati per ottenere il massimo con le Pirelli, ma alcuni costruttori stanno in tal senso faticando più di altri. Per questo abbiamo deciso di allargare il range delle regolazioni: non si tratta di una rivoluzione, bensì di un’apertura delle regolazioni possibili”.
 
Nella fattispecie le nuove super regolazioni consentiranno di modificare maggiormente il telaio appunto, come sottolinea Smart.
 
"Il regolamento attuale prevede la possibilità di aggiungere rinforzi al telaio, ma non di rimuovere qualcosa per aumentare o diminuire la flessibilità della moto. Si può solo regolare, ad esempio, il cannotto di sterzo o il perno del forcellone all'interno di un certo intervallo: non si ha quindi grande spazio di manovra. Una super concessione consente di ampliare la gamma di regolazioni: invece di poter spostare, ad esempio, di 6 millimetri il cannotto di sterzo, lo si potrà spostare, di 20. Si spera così che tutti i costruttori possano trovare i giusti assetti”.

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A cambiare ad ogni modo non sarà solo l’area di interesse delle concessioni, bensì anche il sistema di attribuzione dei punti che decreterà chi potrà e chi no beneficiare degli aiuti, con un preciso calcolo di prestazioni e tempi.
 
“In una gara, prendiamo in considerazione il 75% dei giri più veloci, eliminando quelli più lenti: potremmo dunque eliminare dal conteggio i primi giri, dove tutti lottano per la propria posizione o gli ultimi, dove chi ha del vantaggio sugli inseguitori più rallentare per non rischiare. Prenderemo il 75% dei giri veloci dei primi tre classificati, calcolando un tempo medio di gara per salire sul podio: questo tempo verrà confrontato con quello dei due migliori piloti di ciascun costruttore, in modo da ottenere un riferimento accurato, e dedicare chi merita i punti per le super concessioni”.
 
Un metodo innovativo, che guarda al futuro non solo in relazione alle case attualmente presenti in categoria, ma anche a quelle che potrebbero entrare nei prossimi anni.
 
“È un modo anche per rendere più accessibile l’ingresso ad altri costruttori che non sono attualmente in SBK. Se ad esempio un marchio volesse entrare – ha concluso Smart - dovrebbe avere la possibilità di cambiare più cose rispetto agli altri, come il telaio e il motore”.

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