SBK, Zanetti: "Il peso? L'arma vincente di Bautista è lo stile di guida"

SBK, Zanetti: "Il peso? L'arma vincente di Bautista è lo stile di guida"© GPAgency

Lorenzo corre per il team Broncos in Italia, nell'Endurance Mondiale e lavora ai test sviluppo Ducati: "Alvaro guadagna in uscita di curva, facendo sembrare la sua V4 R dotata di 10 cavalli in più delle rivali"

30.10.2022 10:10

Aveva cominciato il 2022 veramente bene, cogliendo un bel risultato da podio nel sabato del Campionato Italiano Velocità disputato a Misano. Poi, durante la manche domenicale della classe Superbike, l'incidente, gravissimo. Il secondo posto colto il giorno prima è stato messo in ombra dalle ferite, che hanno richiesto soccorsi, interventi, fatica, recupero e voglia di tornare. Detto-fatto per Lorenzo Zanetti, oggi in formissima e con il peggio lasciato alle spalle: "E' stato molto brutto all'inizio- ribadisce - ma bellissimo nella fase di ripresa, nella quale ho dato tutto me stesso. Volevo, innanzitutto, stare bene. Volevo correre, il Broncos Racing mi ha aspettato".

La squadra di Luca Conforti lo ha atteso, venendo premiata: "Saltare Vallelunga e Mugello mica mi è piaciuto, però era necessario. Nella Racing Night di Misano, invece, ho ritrovato i ragazzi e la Panigale V4 R. Dovevo ancora ripristinare il corpo al cento per cento, in previsione futura".

Dopodiché, il numero 87 ha partecipato al Bol d'Or, specialità Endurance iridata; infine, ha concluso l'impegno tricolore:  "Concluso alla grande, direi. Imola è la mia pista, la adoro, lì si che il pilota può fare la differenza. Peccato per Gara Uno, che poteva essere mia. Ottimo Gara due, vinta e in festa con tutto il Broncos Racing. La pietra sul disguido di aprile era definitivamente posta".

CIV, Endurance e test: Zorro ci sarà anche nel 2023

Ci siamo sempre scordati di chiedere al buon Andrea Minerva poiché sia solito a chiamare Lorenzo col nickname "Zorro". Appena lo vedremo, scatterà la domanda. Nel frattempo, ecco il diretto interessato: "Il mio 2023 è in via di definizione. L'idea sarebbe di partecipare al Campionato Italiano Velocità Superbike ancora insieme al team Broncos, più la presenza del Mondiale Endurance con Ducati. Putroppo, le concomitanze previste dai due calendari mi mettono un po' in difficoltà".

Un modo sarà trovato dal bresciano: "Nei prossimi giorni lavoreremo per risolvere la cosa, in ogni modo sono molto contento: considerato il bruttissimo infortunio patito a inizio 2022, trovarmi così in forma, allenato e veloce è un incipit di grande carica per me. Essere nuovamente integrato dalle diverse aziende con cui porto avanti test di sviluppo, prove e collaudi è un punto che mi regala rinnovata forza e una ulteriore voglia di competere ad alto livello".

Anche perché saranno numerosi i chilometri da macinare in sella: "Continuerò nel ruolo di collaudatore e sviluppatore per conto di Borgo Panigale Nei giorni scorsi eravamo a Jerez con i test team Ducati. Michele Pirro ha provato la Desmosedici GP23, io mi sono occupato della Panigale V4 R in versione futura. Ho lavorato bene, divertendomi ancora tantissimo, rimanendo a contatto coi tecnici e girando pure forte. Ho anche notato cose interssanti".

Zanetti sulla SBK: "Il peso ridotto di Bautista non è  vantaggioso"

Zanetti si è occupato pure della Panigale derivata di serie e ben preparata per il mondiale SBK: "Certo, abbiamo lavorato per affinare un pacchetto già ottimo: la versione attuale della V4 R è in testa al mondiale, grazie a un Bautista in piena forma. Ed ecco cosa ho notato, consultando i dati a nostra disposizione".

La curiosità è tanta: "Analizzando i dati, ho notato che sì, Alvaro è leggero, però Michael Ruben Rinaldi e Axel Bassani non siano poi così distanti in termini di altezza. Eppure, entrambi non hanno lo stesso vantaggio riscontrato dallo spagnolo in accelerazione, questo perchè - sempre dall'analisi dei dati - Alvaro ha uno stile di guida adattotosi perfettamente alla Ducati, nello sfruttamento massimo della derapata, dello spinning e dell'uscita di curva, fase dalla quale si porta con sé una accelerazione tale da far sembrare la sua moto dotata di 10 cavalli in più. Invece, non è così. Ecco, magari lui è più aerodinamico di tanti altri, ma mica è colpa sua".

La faccenda del peso rischia di tramutarsi in tormentone, sebbene Lorenzo la pensi così: "Il fattore peso dipende da altri fattori. Ci sono stati alcuni anni in cui essere leggero poteva rappresentare uno svantaggio, e faccio degli esempi: la fatica nell'utilizzare nella maniera corretta le gomme, fase inficiata dallo sviluppo relativo al momento. Ricordiamo Valentino Rossi, capace di andare forte malgrado l'alta statura corporea: grazie a quella, riusciva a far svoltare meglio la moto di quanto i rivali più piccoli".

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