Last dance per la SBK a Phillip Island: Bautista per la perfezione, Rea e Toprak per il 2° posto

Last dance per la SBK a Phillip Island: Bautista per la perfezione, Rea e Toprak per il 2° posto© GPAgency

Con un tripletta Alvaro regalarebbe di fatto titolo costruttori e team a Ducati, da stabilire la piazza d'onore in classifica generale

17.11.2022 ( Aggiornata il 17.11.2022 13:01 )

Come tutte le belle storie, anche il campionato Superbike 2022 volge al termine, e per farlo non poteva scegliere un palcoscenico migliore – in termini di ambientazione, meno di logistica – di Phillip Island, che torna dopo un anno di assenza ad ospitare le derivate, facendo tra l’altro da filo conduttore tra 2022 e 2023 vista la sua presenza nel calendario della prossima stagione come primo round.
 
Le derivate arrivano in Australia con i giochi già decisi, o quasi: Alvaro Bautista ha conquistato il titolo piloti a Mandalika, nello stesso fine settimana in cui Axel Bassani è divenuto il miglior pilota indipendente, ma restano da assegnare il titolo costruttori e quello dedicato ai team, che vedono Ducati ed il team Aruba in pole position, per una possibile tripla corona che renderebbe ancora più memorabile la stagione di Borgo Panigale.

Alvaro pericolo numero 1

Una buona dose di punti per tali obiettivi potrebbe arrivare da Alvaro Bautista, che tre anni fa demolì la concorrenza nel suo primo weekend di gara da ducatista. Un ricordo lontano ma nemmeno troppo, tanto che lo spagnolo parte certamente favorito. Alle sue spalle è guerra aperta per la seconda piazza in classifica generale, con Toprak Razgatlioglu davanti a Jonathan Rea di 37 punti, e dunque notevolmente avvantaggiato, vista anche la sua recente miglior condizione.
 
Situazione simile per Michael Rinaldi, che con 34 punti di vantaggio su Andrea Locatelli è ad un passo dalla quarta piazza finale in campionato, ma cerca un podio per interrompere quel digiuno che prosegue da tre round, e che lo stesso bergamasco ha interrotto – dopo mesi – in quel di Mandalika, dove è tornato l’Andrea che tanto aveva impressionato in precedenza.
 
Occhi puntati poi ovviamente su Axel Bassani, che oramai ha smesso i panni di sopresa e dunque è pronto ad un weekend all’attacco, mentre ancora una volta resta un punto interrogativo il potenziale di Honda – senza Lecuona – e BMW, specie in un fine settimana dove la gestione delle gomme sarà – nelle gare – cruciale.

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