Dalla 888 alla V4R, tutte le Ducati vincitrici del titolo costruttori in SBK

Dalla 888 alla V4R, tutte le Ducati vincitrici del titolo costruttori in SBK© GPAgency

La capostipite 888 ha aperto la serie, poi chiusa nella mattinata italiana di oggi (pomeriggio australiano) dalla V4R con Bautista e Rinaldi

19.11.2022 ( Aggiornata il 19.11.2022 10:14 )

La stagione trionfale di Ducati in SBK si conclude con il titolo costruttori arrivato con due gare di anticipo sulla fine del mondiale. Come per il titolo piloti, sono passati 11 anni anche per quello marche (2011 con la 1198 di Carlos Checa del team Althea). In totale sono 18 i titoli costruttori di Ducati nella sua storia.

Ecco, dunque, la carrellata delle Ducati vincitrici del Mondiale Costruttori 

L’888: la capostipite


 

Nonostante Ducati abbia fatto il suo ingresso nel Mondiale Superbike con la 851 (che ha portato Raymond Roche al titolo piloti 1990), è la 888 la prima Rossa a regalare a Borgo Panigale il titolo costruttori. Non uno ma addirittura tre consecutivi, 1991 e 1992 grazie a Doug Polen, 1993 con Fogarty e Falappa.

L’avveniristica 916


 

Nel 1993 Ducati presenta una moto che ancora oggi è un simbolo di Borgo Panigale, l’avveniristica 916 progettata dall’Ing. Tamburini. Debutta in Superbike subito nel 1994 con cilindrata maggiorata di 955 cc per competere con le giapponesi di 750 cc. Croce e delizia di Giancarlo Falappa (vittoria a Misano prima dell’incidente di Albacete), viene portata subito al trionfo da Carl Fogarty che bissa il titolo l’anno successivo. Nel 1996 è Troy Corser a fare doppietta piloti-costruttori.

La 996: l’erede


 

Nel 1998 entra in scena la 996 sostituendo la 916. Arriva il doppio double 1998-1999 con Fogarty ed il titolo costruttori del 2000 grazie al contributo soprattutto di Troy Bayliss. Nel 2001 è lo stesso Bayliss a fare il double piloti-costruttori con la 996R dotata del nuovo motore Testastretta, una versione più estrema della 996 per il suo ultimo anno di vita. A livello di titoli costruttori, la 996 è la più vincente con 4 mondiali. 

La 998F02: l’ultima della dinastia


 

L’ultima versione del filotto 916-996-998 è la 998F02 anch’essa dotata del motore Testastretta visto sulla 996R del 2001. Arriva soltanto il titolo costruttori, mentre quello piloti sfugge soltanto nell’ultima prova di Imola di quella annata fantastica vissuta sul duello Ducati-Honda.

La 999: rompere gli schemi


 

Dopo un solo anno di vita la 998 va in pensione, sostituita da una moto che spezza completamente il legame dal filotto precedente. La 999, disegnata da Terblanche, differisce in tutto dalla moto precedente, soprattutto a livello di aerodinamica e filosofia dello scarico posteriore, pur mantenendo la stesso filo che la collega alle moto della filiera 916, il telaio in traliccio di tubi. Dal 2003 al 2007, la 999 nelle sue varie iterazioni si porta a casa tre titoli costruttori: 2003-2004 con Hodgson e Toseland, 2006 con Bayliss. 

La 1098: riannodare un filo


 

Uscita di scena la 999 di Terblanche, nel 2008 entra in Superbike una moto che per filosofia progettuale riannoda i fili con la serie 916-996-998 di Tamburini, riproponendo il doppio scarico sotto sella ed il forcellone monobraccio così come i gruppi ottici anteriori. La nuova nata di casa Ducati aiuta Bayliss nel double piloti-costruttori del 2008 e porta Ducati al costruttori 2009.

La 1198: derivata dalla 1098


 

Finito nel 2010 il ciclo della 1098, nel 2011 Ducati porta in pista la 1198 derivata proprio da quella 1098 vincitrice di due titoli costruttori. L’azzardo paga perché la moto è subito vincente e aiuta Carlos Checa a portarsi a casa il suo primo ed unico titolo piloti mentre per Ducati è il titolo piloti numero 17 della storia.

La Panigale V4R


 

A fine 2018 esce di scena l’ultima moto bicilindrica della storia Ducati, la Panigale V2, paradossalmente l’unica moto non vincente tra quelle mandate in pista da Borgo Panigale. La V4R è un cambio radicale con il passato, si passa da un bicilindrico ad un quattro cilindri a V derivato dal motore della MotoGP mentre la linea è la stessa della Panigale V2 con l’aggiunta però delle alette anteriori. Entrata in Superbike nel 2019, nel 2022 porta Alvaro Bautista al titolo piloti. Oggi arriva anche quello costruttori numero 18.

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