SBK Phillip Island, Rea: "In Superpole Race Bautista ha avuto le palle"

SBK Phillip Island, Rea: "In Superpole Race Bautista ha avuto le palle"© GPAgency

Johnny racconta: "Peccato per la bandiera rossa in Gara 2, avrei lottato per vincere sino alla fine. La stagione? Ha confermato che serve un miglioramento"

20.11.2022 ( Aggiornata il 20.11.2022 08:15 )

Non può che esserci un pizzico di amaro in bocca per Jonathan Rea nel post Gara 2, dato che la possibilità di poter dare un ultimo assalto alla vittoria si è dissolta in coincidenza della bandiera rossa, che lo ha comunque premiato con una positiva 2° piazza.
 
“Non so se avrei potuto vincere – il commento di Rea – dato che una parte di me pensava solo a mantenere la seconda posizione, sperando magari in un errore di Bautista: del resto quando scende qualche goccia di pioggia chi è davanti si trova nella situazione peggiore. Sono convinto che avrei potuto combattere con Alvaro fino alla fine, per il resto non so. Sono contento ed allo stesso tempo dispiaciuto di aver terminato la stagione, dato che in questo weekend ho avuto sensazioni nettamente migliori in sella. Devo fare i complimenti a Pirelli, dato che la mescola più dura portata per questo tracciato si è rivelata ottima”.
 
In Superpole Race la scelta delle gomme è stata decisiva.
 
“Bautista ha fatto una scelta intelligente, ed al tempo stesso ha avuto le palle. Personalmente guidare con una rain all’anteriore su un tracciato asciutto è stato un po’ spaventoso, specie in curva 3 (sorride ndr), ma resta il fatto che abbiamo fatto una scelta errata”.

Rea: "Phillip Island ha nascosto i nostri difetti e limitato i pregi altrui"

Il meteo ha inciso non poco nel corso del weekend.
 
“Devo ringraziare i commissari di pista in pit lane, che spesso ci hanno dato delle dritte corrette sul meteo. A sette giri dalla fine di Gara 2 ho pensato “ora arriva la pioggia”, ma la bandiera rossa ha eliminato il problema: spero che Laverty stia bene, mi dispiace che il suo ultimo weekend sia finito così. Dal punto di vista personale penso di aver dato tutto”.
 
Come ti spieghi le ottime prestazioni di Kawasaki su questa pista?
 
“Credo che il nostro livello sia lo stesso delle precedenti gare. La differenza credo stia sia nel fatto che Bautista non è stato dominante come in altri tracciati, sia nel fatto che Phillip Island limita “l’effetto Toprak”, dato che vi sono poche frenate importanti e tante curve veloci e lunghe. Nel complesso direi che questo tracciato nasconde un po’ i nostri difetti e non esalta i pregi altrui”.
 
Come riassumeresti la tua stagione in poche parole?
 
“Penso che possiamo essere soddisfatti. Ho fatto alcuni errori nel corso della stagione, ma penso che il risultato finale sottolinei con onestà il fatto che, per combattere con Razgatlioglu e Bautista, dobbiamo lavorare non poco: ho terminato l’anno a circa 25 punti da Toprak, che l’anno scorso ha vinto il titolo, ma ora c’è anche un altro rivale da combattere. Non sarà facile avvicinarsi, ma il team ha fatto un grande lavoro, restando soprattutto unito nei momenti difficili”.

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