SBK: la carriera di Eugene Laverty

SBK: la carriera di Eugene Laverty© GPAgency

Con il round in Australia del Mondiale Superbike si chiude anche la carriera del pilota irlandese che, a differenza di Cluzel, resterà nel paddock come team manager del suo attuale team, Bonovo Action

20.11.2022 ( Aggiornata il 20.11.2022 08:34 )

Al capolinea la carriera da pilota di un altro grandissimo talento del Mondiale Superbike, Eugene Laverty. L’irlandese però sarà ancora nel paddock nella prossima stagione, sarà team manager di Bonovo Action BMW e guiderà Loris Baz e Garrett Gerloff.

Ripercorriamo la carriera dell’irlandese

Gli inizi: BSB e Motomondiale


Eugene Laverty nasce a Toome il 3 giugno 1986. Inizia la sua carriera agonistica nel 2002 nel campionato britannico 125. In tutto disputa tre stagioni cogliendo 4 vittorie e svariati podi. Nel biennio 2005-2006 corre nel BSB Supersport ottenendo 4 vittorie ed 8 podi

Nel 2004 esordisce come wild card nel Motomondiale nel Gran Premio di Gran Bretagna con la Honda 125 del team RedBull Rookies. Nel 2007 passa in 250 nel Motomondiale con la Honda del team LCR ottenendo 6 punti totali. Nel 2008 passa all’Aprilia sempre in 250 interrompendo il contratto dopo la gara di Misano.

Disputa anche la MotoGP nel biennio 2015-2016 raccogliendo solamente 86 punti in 36 gare, con il quarto posto in Argentina nel 2016 come miglior risultato.

Il bottino nel Motomondiale è piuttosto misero con sole 66 gare disputate, 100 punti ottenuti e la P13 come miglior risultato a fine stagione

Mondiale Supersport


Finito anzitempo il Mondiale 250, Laverty debutta in Supersport a Donington Park sulla Yamaha R6 per sostituire l’infortunato Fabien Foret. Chiude la gara in P12. Nella gara successiva a Vallelunga coglie il primo podio di carriera con la P3.

Nel 2009 passa al team Parkalgar Honda. Coglie 4 successi e 4 secondi posti chiudendo da vice campione alle spalle di Crutchlow. L’anno successivo coglie 8 successi ed un totale di 10 podi ma i risultati non bastano per vincere il campionato. Chiude ancora secondo per 11 punti dietro a Sofuoglu.

Il conto in Supersport è di 12 vittorie in 29 gare disputate con 19 podi e 508 punti ottenuti

Mondiale Superbike


Nel 2011 debutta in Superbike nel team ufficiale Yamaha al fianco dell’altro rookie di lusso, Marco Melandri. Centra subito la doppietta a Monza e chiude quarto in campionato. Aprilia se lo porta in casa nel 2012 per affiancarlo a Max Biaggi e poi prenderne il posto come capitano della squadra. Chiude sesto in campionato con la vittoria in gara-2 a Portimao. Nel 2013 è vice campione alle spalle di Tom Sykes con lo stesso numero di vittorie, 9, del pilota Kawasaki.

Passa in Suzuki nel 2014 cogliendo l’unica ed ultima vittoria della moto giapponese in Superbike in gara-1 in Australia. Chiude la stagione al decimo posto con 161 punti. 

Dopo la parentesi in MotoGP nel biennio 2015-2016, nel 2017 ritorna in Superbike e di nuovo con Aprilia ma i risultati non sono in linea con lo stint precedente con la moto di Noale. Nel 2017 chiude decimo con due quarti posti in gara come miglior risultato, nel 2018 è invece ottavo in campionato con due podi.

Con il passaggio alla Ducati del team Go Eleven inizia la fase calante della carriera dell’irlandese e crescono invece gli infortuni. Nel 2019 chiude quindicesimo con 81 punti, 4 round saltati per infortunio e tre sesti posti come miglior risultato in gara.

Nel 2020 passa in BMW al fianco di Tom Sykes. La stagione è difficile e l’irlandese coglie solo 55 punti che gli valgono la stessa posizione finale dell’anno precedente. L’anno successivo passa al team RC Squadra Corse ma la sua avventura con il team dura lo spazio di quattro round. La squadra, infatti, dopo il round inglese si ritira e Laverty rimane a piedi. Viene chiamato dal team ufficiale per sostituire l’infortunato Sykes nel round di Jerez e resta anche per i successivi. Chiude la stagione con soli 40 punti e la P19 in classifica.

Nel 2022 passa al team Bonovo Action con compagno Loris Baz. La stagione è molto difficile, va a punti in 12 delle 35 gare disputate raccogliendo solamente 36 punti. L’1 agosto l’irlandese annuncia il ritiro dalle competizioni come pilota ma sarà ancora attivo nel paddock come team manager di Bonovo Action.

Il bottino finale del Mondiale Superbike recita 13 vittorie e 35 podi in 245 gare e 1678,5 punti ottenuti

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