SBK, Ruben Xaus: “Il peso minimo? Meglio un campionato con gli scarti”

SBK, Ruben Xaus: “Il peso minimo? Meglio un campionato con gli scarti”© GPAgency

Ospite alla presentazione del team Go Eleven, l'ex pilota spagnolo ci ha dato in esclusiva il suo punto di vista sulla SBK attuale: “Difficile accontentare tutti, ma togliendo i risultati peggiori...”

16.01.2023 ( Aggiornata il 16.01.2023 10:02 )

Tra le special guest presenti all'evento di presentazione della stagione 2023 del team Go Eleven c'era anche Ruben Xaus, ex pilota spagnolo dagli ottimi trascorsi sia nel Motomondiale, sia soprattutto in Superbike, dove è diventato uno dei piloti simbolo di Ducati nella cosiddetta “epoca d'oro” delle derivate di serie. Ecco cosa ci ha detto, in esclusiva, a proposito dell'attuale SBK e dei temi più attuali legati ad essa.

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Il titolo mondiale di Bautista è stato assolutamente meritato, ma ciò che più mi ha colpito è stata la forza di Ducati, intesa come marchio e non soltanto come team ufficiale”, spiega il classe '78. “Hanno vinto il mondiale sia in MotoGP che in Superbike, ma hanno anche e soprattutto alzato l'asticella sotto ogni punto di vista, introducendo nuove soluzioni tecniche sulle loro moto e spingendo la concorrenza ad inseguirle e prendere spunto per stare al passo”.

Il lavoro di Gigi (Dall'Igna, ndr) è stato pazzesco in questi ultimi anni, specialmente durante la pandemia”, prosegue l'ex pilota di Barcellona. “Nonostante lo sviluppo dei motori fosse congelato, le novità portate dal punto di vista dell'aerodinamica hanno creato nuovi standard. Inoltre, con le Ducati anche i team clienti riescono a lottare per le prime posizioni, confermando la bontà dei progetti della Casa bolognese”.

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“Introdurre il peso minimo non è la soluzione giusta”


Non è poi mancato il punto di vista di Ruben sul tema del peso minimo moto-pilota, chiamato a gran voce da Scott Redding e non solo, che teoricamente potrebbe livellare le prestazioni tra piloti di diversa stazza: “Secondo me non è la soluzione corretta, perchè è quasi impossibile trovare un criterio in grado di mettere tutti d'accordo. Può darsi che oggi i piloti più leggeri abbiano un vantaggio, ma non è assolutamente una colpa”.

Quando correvo io in Superbike, era quasi l'opposto: se eri troppo basso o leggero, facevi molta fatica a guidare le moto dell'epoca e ogni tanto si sentiva la polemica al contrario”, prosegue Xaus. “Una buona soluzione, secondo me sarebbe quella degli scarti. Visto che si corrono tante gare, dare a tutti i piloti la possibilità di togliere i due o tre risultati peggiori renderebbe la lotta al titolo più incerta senza fare torti a nessuno. A ben pensarci, a me avrebbe fatto comodo una regola simile; non mi lamento della mia carriera, anzi, ma magari avrei vinto qualcosa in più”.

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