SBK test Jerez, Petrucci: "Oggi è come se il tempo si fosse fermato"

SBK test Jerez, Petrucci: "Oggi è come se il tempo si fosse fermato"© GPAgency

Ottimo inizio per Danilo: "Mi è sembrato di tornare ai tempi della MotoGP. Finalmente niente più chattering: sono tornato a guidare con le gomme rotonde"

25.01.2023 ( Aggiornata il 25.01.2023 20:47 )

Era l’uomo probabilmente più atteso di questa prima giornata di test a Jerez, e – cronometro alla mano – non ha deluso le aspettative. Danilo Petrucci dava oggi il via ad un nuovo capitolo della sua carriera, in quel paddock Superbike che lo ha prima lanciato ed ora lo riabbraccia, ed il sorriso sul suo volto - insieme ad una positiva 6° piazza - una volta spenti i motori racconta già parte della storia.
 
“Sono contento. Ero un po’ teso prima di iniziare - racconta Danilo - del resto non guidavo una moto da pista dal 3 ottobre ed era la Suzuki MotoGP, ma nonostante tutto le sensazioni sono state sin da subito buone. L’obiettivo primario era quello di ottenere un assetto di base e di capire le gomme, dato che non utilizzavo le Pirelli dal 2011. Non ho fatto il time attack nel finale perché ero stanco, ma sono soddisfatto, e non ho guardato la classifica perché ad oggi è l’ultima cosa in termini di importanza.
 
Come hai trovato la Ducati?
 
“Bella, come al solito. L’anno scorso ho guidato la 2021, oggi invece la 2022, e ho subito notato un miglioramento nell’erogazione. La cosa più bella è stata non sentire più il chattering: mi è sembrato finalmente di guidare nuovamente con delle gomme rotonde. In generale sento che il margine è ampio”.
 
Come ti senti dopo questo prima giorno della tua nuova vita in SBK?
 
“Sento di aver intrapreso una nuova parte del mio percorso. In America le pista sono diverse da quelle europee, nonché tra loro, ed è difficile fare delle prove e migliorare durante la stagione. Oggi invece siamo già stati in grado di fare delle comparazioni e di imparare: Jerez è una pista bellissima e con questa moto ancora di più. Mi è sembrato che il tempo si fosse fermato a due o tre anni fa, quando correvo ancora in MotoGP”.

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Hai ritrovato le Pirelli. Pareri?
 
“Le ricordavo buone e le ho ritrovate migliorare. L’ultima volta che le ho usate svolgevo il ruolo di tester per Ducati. Sono gomme che ti regalano subito fiducia, e soprattutto ti trasmettono tante sensazioni, capisci subito se sei al limite”.
 
Hai incontrato Bautista in pista?
 
“No, ho girato sempre da solo tranne in una occasione, nella quale ho incontrato Locatelli. Io andavo un po’ più forte, ma lui era molto forte in frenata, tanto che penso sarebbe stato difficile passarlo, quindi di conseguenza credo non sarà facile superare Razgatlioglu. Direi che possiamo migliorare in frenata ed in accelerazione, anche se in questo secondo aspetto la differenza di peso con Bautista si fa sentire”.
 
Possiamo già dire che questa nuova avventura ti ha restituito il sorriso?
 
“Sì. Lo avevo perso nella seconda parte del 2021, ma la voglia di andare in moto mi è tornata prima con la Dakar e poi con il MotoAmerica. Quando ho capito che mi piaceva ancora correre ho voluto farlo in un campionato mondiale, con una moto che ha vinto il mondiale: mi sono detto “vediamo se mi ricordo ancora come si fa””.

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